Discussione

OVER-WATCHING: COSA NON GUARDERAI OGGI?

OVER-WATCHING: COSA NON GUARDERAI OGGI?

Da quando Netflix nel 2013 decise di dirigere la sua attenzione verso la produzione di contenuti, decidendo cosi di abbandonare il modello di business precedente che aveva fatto, a suo discapito, le fortune di Blockbuster, il settore dello streaming “on demand” ha subito diversi cambiamenti. Il modello a canone mensile ha di fatto dato inizio ad nuovo modo di concepire il piccolo (e durante la pandemia anche il grande) schermo, dando l’opportunità di disporre di un quantitativo abbastanza corposo di serie tv e film pagando una volta al mese la cifra che solitamente nelle librerie e nei negozi di dischi serviva per l’acquisto di un solo prodotto. Dal successo generato da questo nuovo modello imprenditoriale, ormai onnipresente in qualsiasi settore audiovisivo, basti pensare, in ambito gaming all’offerta Gamepass di Microsoft, o al lancio di pseudo-console come Google Stadia e Amazon Luna, o a Spotify, Apple Music, Prime Music e Tidal in ambito musicale, sono nati numerosi competitors. Oltre ai già citati Amazon ed Apple, oggi la scena è divisa anche con Disney, YouTube, HBO, Starz, Infinity, Chili, e tanti altri, tutti pronti ad accaparrarsi i diritti per questo o quell’altro contenuto per arricchire sempre di più la loro offerta, generando cosi nuovi abbonati. La diretta conseguenza di un’offerta cosi massiccia però, è il disorientamento generale in cui si ritrova catapultato l’utente ogni qualvolta si metta alla ricerca di qualcosa da guardare. A conferma di ciò è stata introdotta recentemente una nuova funzione sulla piattaforma della grande “N” che per l’appunto si presuppone di aiutare l’utente nella scelta di cosa guardare, avviando la riproduzione di un contenuto in maniera casuale, o meglio, in base a ciò che suggerisce l’algoritmo che monitora gli interessi. Ora, tralasciando qualsiasi discussione sugli interessi meramente economici delle varie aziende intenzionate a produrre sempre più contenuti, siamo davvero sicuri che il “sempre di più” sia meglio? Siamo onesti, chiunque di noi possiede nella propria lista di Netflix, Prime ecc. qualche film o serie tv da cosi tanto tempo che, per la muffa creatasi sarebbe possibile apporci qualche pecorella e dei pastori e realizzare un presepe! Potrebbe essere più funzionale, a nostro avviso, se si potesse scegliere un numero limitato di contenuti ogni settimana, in modo da poterci veramente dedicare del tempo e magari apprezzarli di più, piuttosto che inserire tutto nel nostro scaffale virtuale e dimenticarli per sempre. Probabilmente questa sarebbe una proposta che ai vertici di queste aziende verrebbe definita quantomeno scellerata, ma rimaniamo dell’idea che procedendo sempre speditamente, guardando in binge-watching qualunque cosa senza fermarsi ad analizzare quanto si sia osservato, e non guardato davvero, ci si metta nella condizione di scalfire sempre e solo la superficie, senza mai andare in fondo per osservare la profondità dell’ abisso. Ascoltereste mai tutti gli album di Michael Jackson o dei Queen a velocità 2x solo per farlo più in fretta? Guardereste tutti i walkthrough del vostro gioco preferito su Twich o YouTube solo per vedere prima come finirà la storia? Ecco, se a queste domande avrete risposto di si, allora fate pure, ma sappiate che ciò che vi ritroverete tra le mani saranno sempre e solo gusci vuoti, senz’anima, che non vi avranno migliorato, aperto la mente, fatto cambiare idea, non vi avranno offerto uno spunto per una riflessione, un' analisi o una presa di coscienza, noi quindi preferiamo sederci…inspirare…espirare…e premere “Play”. A cura di, Salvatore Esercizio