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Racconto Fiabesco Abbandonato nel tempo che abbaia nella fitta nebbia tra i boschi silenziosi dove s’aggirano strane figure , insieme alle tante rime selvagge che cambiano accento nel navigare contro corrente . Negli echi di rime che latrano verso il porto del dolore , nel colore di questa vita che assume ogni aspetto ed ogni dire . Quasi a sembrare un drago che digrigna i denti , dietro la porta dei propri desideri. Io navigo lontano in cerca di un bene, dolce come il bacio di un bambino avuto dalla propria madre nel sonno. Mi lascio andare al narrare come il sogno che illumina il cielo di novembre , sulla scia di un triste ricordo. Mi elevo nell’eco dei canti che affiorano alla mia mente. Ricordi che si trasformano in immagini surreali con le ali aperti , sorvolano la città , sorvolano le piazze, piene di morti. Attraverso le volte delle chiese solitarie. S’incarnano nell’ostia benedetta , si riflettono nel sogno del giovane, che ride di se stesso e degli altri . E come fosse una sonata di note stonate , appese per il collo in mezzo alla pubblica piazza . Trascendo il bene e il male nel divenire di un errare eremita, all’interno di una fiaba funambola, dentro un’immagine sacra che scorre nel suo divenire. Fuggo dalla disperazione e dall'incomprensione così appresto il passo, verso una nuova stagione, saltando il fosso oscuro , attraverso il bosco, inerme a mani giunte con il timore d'incontrare qualcosa di assai pericoloso. E la paura dell’ignoto , mi spinge ad andare avanti a scavalcare e affrontare i perigliosi eventi che dovrò incontrare dentro le mie paure di fanciullo ,di uomo fatto ad immagine di un Dio buono che sogna un umanità redenta. Seguo la mia strada ,la seguo nell’oscurità dei secoli , nel passato , nel suo futuro . Nell’oggi che volge ad un nuovo desio ad una nuova era . Attraverso un altro racconto , m’inoltro nel bosco fatato alla ricerca di un sentiero sicuro, una via di fuga. Quando intimorito , nell'andare avanti , vedo ad un tratto laggiù una piccola cascina nascosta nel bosco. Ella mi appare all'improvviso tetra e malandata , una bicocca senza chioccia . Attirando il mio cammino, m 'avvicino timoroso, morso dal timore di Dio . Giungo nei suoi pressi , busso alla porta della casa , busso alle porte dell’eternità , busso alle porte dell’inferno. Poi tutto un tratto le porte s’aprono ed una nuova ragione , una nuova avventura inizia . Mi sento trascinato verso un immagine surreale che avvolge la mia immaginazione. Un silenzio spettrale quasi mi soffoca ,mi siedo sopra un masso e mi guardo intorno. Vedo un’ unica stanza con un piccolo camino , qualche bacinella di rame e altre cianfrusaglie , occupano la misera stanza . Vorrei andare via, ma una forza misteriosa mi trattiene poi mentre decido di andare via, odo una piccola voce dire: Chi sei viandante ? Non aver paura , ti prego rimani Nessuno ti far del male , rimani un altro po’ . Non ho paura di te , rispondo , ma mostrati. Mi mostro per metà Per metà sei nero ,per metà sei bianco ? Come fai sapere il colore della mia pelle? Sei un demone o una strega? Sono un demone Sei colui da cui scappo. Un fremito di terrore corre dentro di me Vorrei scappare a gambe levate ,abbandonare quel luogo stregato. Ma inspiegabilmente rimango intrappolato in quell’incantesimo . Cosi dissi chi sei? Chi è che parla? Dove sei non ti vedo . Che cosa vuoi da me ? Non aver paura non ti sarà torto un capello ,vorrei chiederti se potresti aiutarmi ad uscire da questa casa stregata ,guardami sono qui in quest’ angolo buio , prigioniero in un barattolo di vetro? Dove sei non ti vedo ? Sul lato destro del camino Lo vedi il barattolo di vetro? Ti prego aiutami . Vorrei aiutarti ma non posso . Non sottovalutarti. Ti aiuterò a capire chi sei. Chi sono? Sono un buon uomo Io un povero demone. Provo una terribile paura nel qual tempo, una terribile voglia di scoprire di chi era quella voce cosi suadente , cosi dolce , cosi macabra. Cosi presi a scavare a rovistare tra vecchie pentole e barattoli vuoti . Scava , rovistai da per tutto , ad un tratto intravedo un essere piccolino, alzare le braccia e gridare sono qui, sono qui , mi vedi , prendi il barattolo e scappa ,forza corriamo via ,prima che ritorni l’esorcista stregone e ci faccia del male entrambi. Qui vive un esorcista, Certo io sono un diavoletto. Tu mi stai prendendo per i fondelli. Non credi Non piango Vorrei vederci meglio Piove, la pioggia bagna i miei vestimenti , bagna le foglie morte. Bagna questa città. Questa storia. Non aver paura, fidati ti faro tanto ricco se mi liberi Nessun saprà mai ciò che hai fatto Ti farò principe degli inferi Principe della terra di mezzo Principe dei sogni delle giovane fanciulle Tutto questo è un sogno Ed io canto il suo essere in se Provo timore, mi sento incapace di liberarti da questo sortilegio Leggi il mio nome sulle mie labbra e sarai libero da ogni timore Va bene farò quello che dici Il mio nome è…….. Ora afferra il barattolo e corri , corri a più non posso. Fuori da questa casa stregata. Faccio quello che dice il piccolo diavolo prigioniero nel barattolo di vetro. Ripeto dentro di me il suo nome , non ho piu paura , corro via lasciandomi quella catapecchia in mezzo al bosco alle spalle in poco tempo. Non ricordo per quanto tempo corsi, infine stremato dalla fatica infracidito , sudato quasi febbricitante ai margini del bosco che confina con l'aerea urbana mi fermai e mi sedetti su un sasso. Stringevo il barattolo , ancora tra le mani e il piccolo essere lo potevo vedere chiaramente ora come era fatto . Aveva due minuscole ali di pipistrello dietro la schiena , era alto un palmo di mano con due piccole corna uncinate sulla piccola rugosa fronte. Era un piccolo diavoletto . Apri il barattolo , mi disse, liberami ti prego, ti sarò eternamente grato . E no, mio caro, risposi, chi m'assicura poi che tu non volerai via e mi farai rimanere come un gonzo con il naso in aria. Hai la mia parola di diavoletto dei boschi che non scapperò e ti ripagherò del favore che mi hai reso . Giura dissi . Giuro . Va bene mi hai convinto, apro il barattolo. L'apro , lentamente una nuvola di denso vapore uscì fuori ,facendosi sempre più fitta e oscura poi piano, piano la nube scomparve e apparve un grosso muscoloso demonio rosso , svolazzante di qua e di la .Finalmente sono libero , posso volare come , son felice , avevo perso ogni speranza, di ritornare negli inferi . Pensa, erano più di cent'anni che ero prigioniero dell’esorcista stregone . Grazie straniero te ne sono veramente grato . Dimmi cosa desideri e io faro il possibile per esaudirlo. Non ci posso credere un diavoletto. Ma tu sei veramente un diavoletto ed esaudirai ogni mio desiderio ,tutto quello che voglio me lo farai avere , magnifico ed io che non volevo entrare in quella lurida capanna . Si che lo farò , ti ho dato la mia parola. Il patto con un diavolo dei boschi è un serio patto. Cosi , volandomi intorno al capo mi dice : Fai in fretta non abbiamo molto tempo sbrigati a dire cosa desideri , il stregone esorcista a quest’ora si sarà di certo accorto della mia fuga . E si sarà già messo alla mia ricerca. Userà ogni arte magica per ritrovarmi e rinchiudermi di nuovo con un suo sortilegio dentro il barattolo incantato che porta spesso con se . Credimi se ci ritrova, cosa probabile, poiché qui in questa raduna facilmente localizzabili ci castigherà entrambi a me mi ridurrà di nuovo in schiavitù costringendomi a cantare solo per lui , onde soddisfare i suoi oscuri desideri a te ti trasformerà in qualche animale fedele al suo comando . Credimi questo è il minimo che possa accadere dato che la sua malvagità non ha limiti potrà anche mangiarti , dopo averti arrostito, sopra una fatuo fuoco. . Oh santo cielo allora scappiamo via da qui nascondiamoci in qualche luogo dove lui non può raggiungerci. Questo è un tuo desiderio e così sia , dammi la mano . Allungai la mano, la zampa del diavoletto si posò sul mio palmo di mano . Egli incominciò a cantare una melodiosa canzone in un baleno sparimmo e comparimmo in cima ad una montagna assai rocciosa. Rintanati in una grotta lunga e stretta , abitata da migliaia di pipistrelli , si poteva vedere da li un panorama incantevole M'apparve davanti agli occhi una valle verde e ridente attraversata da un lungo rigoglioso fiume. Qui sarà un po’ difficile che l’esorcista stregone possa farci del male, ci troviamo in una dimensione parallela tra la realtà e la fantasia. Ma tu chi sei veramente gli dissi al diavoletto Un essere buono o cattivo ? Ne l’uno ne l’atro Sono un diavolo dei boschi Esaudisco i desideri della gente smarrita nei boschi Li guido verso il cielo a volte verso gli inferi. Sono un essere multiforme Rispecchio il bene ed il male delle creature che incontro. Sono il giusto ed il peggiore degli incubi. Oh scusami mi chiamo Dante e tu? Ti chiami come l’Alighieri? E chi è mai costui ? Un mio rivale No un poeta Io mi chiamo Virgilio. Spero di non essermi cacciato in un brutto guaio per causa tua , Mi avevi promesso che avresti realizzato ogni mio desiderio , fino ad adesso non ho avuto nulla, tranne l’essere scappato dal bosco. Rischiando solamente d'essere ammazzato da questo strano stregone, tuo carnefice. Non disperarti , siediti ,calmati ,avrai cosa ti ho promesso . Ma poi cosa desideri veramente Virgilio ? Io cosa desidero accidenti ancora non lo so cosa devo chiederti ,voglio essere assai saggio e far ritorno a casa mia in una grande macchina bianca guidata da un autista con tanti sacchi colmi di monete d'oro. Se desideri ciò, tutto quello che desideri sia. Cosi dopo aver cantato una dolce melodiosa canzone. Mi ritrovai all'improvviso ben vestito in una macchina enorme guidata da un autista in cammino verso casa mia . Con tanti sacchi colmi di monete d’oro, chiuse nel portabagagli. Attraverso la strada principale di un paese, la gente si volta stupita ,si chiede chi sia quel riccone che possiede quella macchina così bella. Certo non immaginano mai ,che all'interno della macchina ci sia io Virgilio il sognatore, l'ubriacone, il vagabondo quello con cui si divertivano a fare ogni scherzo e ogni malefatta , che si divertivano a dargli da mangiare insieme ai cani randagi e che poi prendere a calci, solo per sfogare i loro bassi istinti. Ma tutto queste angherie nei miei confronti , ora erano assai lontano da me. Erano una ferita rimarginata in parte , che non volevo più vedere sanguinare di nuovo ,ne provare quel cupo dolore ne sentire il ricordo. Dissi all'autista di recarsi verso la mia baracca, ove abitavo un tempo insieme a mia sorella . Vedova con i suoi tre figli . Scesi dalla macchina ben vestito, l'autista, fece scivolare ai miei piedi un lungo tappeto rosso , la gente del vicinato uscì fuori dalle loro baracche, la voce del mio arrivo si diffuse in un baleno un chiacchierio volò nell'aria , mia sorella s'affacciò sull'uscio della nostra baracca rimase per un paio di minuti in silenzio sbalordita di quello che stava guardando poi sillabò Virgilio sei tu? Si Beatrice sono io . Di chi è quella bella macchina e questi sacchi che quest'uomo sta portando dentro casa , cosa contengono ? Virgilio ubriacone hai forse commesso qualche cosa di brutto ? No Beatrice e stato il diavoletto dei boschi a darmi tutto ciò . In cambio di un mio aiuto. Il diavoletto dei boschi ti sei bevuto il cervello Virgilio. E una lunga storia sorella . Ho salvato il diavoletto dalle grinfie dello stregone esorcista. Virgilio veramente hai salvato il diavolo Vuoi dire che siamo diventati ricchi ? Si ,Beatrice . Ho salvato il diavoletto dei boschi Va bene , siamo ricchi . Ma adesso svegliati No aspetta, lasciami stare Aspetta !!ora prendo la scopa e te ne do di santa ragione se non scendi subito dal letto. Virgilio brutto ubriacone quante bottiglie di vino ti sei bevuto ieri sera? Farai una brutta fine. Sbrigati che è tardi vai a raccogliere i rifiuti e quasi l'alba. Brutto sacco di pulci , esci fuori subito da questo letto e da questa casa vatti a guadagnare la pagnotta vai a lavorare. Se vuoi stare sotto questo tetto devi sgobbare come sgobbo io tutto il giorno. Ma Beatrice con tutti i sacchi di monete che abbiamo , non c'e più bisogno di andare a lavorare. Senti te lo dico per l'ultima volta, ecco la scopa ed i sacchi vuoti per mettere dentro l'immondizia Muoviti vai a spazzare le strade sporche della città. Beatrice non è giusto. Ho salvato il diavolo? Il Diavolo ha le corna e tu bifolco sei un ubriacone Così sento afferrarmi per il braccio e tirandomi giù dal letto mi sbatte fuori dal letto e dalla baracca . Il canto del gallo risuonò nel cupo mattino, dentro un raggio di sole Il quale filtrò tra le grigie nubi sospese nel cielo plumbeo. Udii il camion dei rifiuti passare e Michelino l'autista Mi gridò di salire a bordo. Virgilio mi disse indovina cosa ho sognato stanotte ? Cosa gli dissi. Gli asini che volano. Che tu eri diventato ricchissimo e viaggiavi in una grande macchina bianca piena di monete d’oro. Davvero gli dissi mi hai visto anche tu , era tutto vero. Tu mi credi non è vero ? Non era un sogno . Io ho salvato il diavoletto dei boschi dalle grinfie di un stregone esorcista. Ed il diavolo mi ha ripagato esaudendo un mio desiderio. Che sfortuna ragazzo , hai fatto proprio un brutto sogno . Ti confesso che tu e quel becero Diavolo mi avete fatto passare un brutto quarto d'ora. Ma adesso tutto è finito il diavoletto e di nuovo nelle mie mani , eccolo qui di nuovo nel barattolo . Canterà per il resto dei suoi giorni solo per me. Ma tu chi sei dissi assai spaventato ,guardandolo terrorizzato. Tu non sei Michelino ,se il stregone esorcista . Non farmi del male e stato tutto uno sbaglio. Ahahahahahahahahahahahahaha hai indovinato adesso per punizione per aver aiutato il diavolo a scappare Ti trasformo in quello che sei sempre stato in un cane e farai tutto quello che ti comando di fare. Sarai il mio cane di guardia. Baderai che nessuno entri più in casa mia in mia assenza. No dissi non voglio essere un cane bau, bau, bau ,bau , bau,bau Maledetto stregone . Maledetta magia. Maledetto sia il giorno in cui entrai in quella selva oscura.
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