Il verbo “DARE”, a volte trascurato, da molto di più di quanto riceve.
Uno dei concetti principali dell’arte vera è quello di non aspettarsi nulla in cambio, anzi spesso l’artista ha la frenesia del dare, dare emozioni, dare un senso di appartenenza, dare la possibilità, sia ai contemporanei che ai posteri, di leggere un momento storico soggettivo.
Quando ho progettato questo dipinto, nei miei pensieri c’era solo lo sguardo dei bambini, de genitori, dei ricercatori, lo sguardo di un mondo lucente come le stelle.
Le stelle del DNA del simbolo Telethon si sono quasi animate, un movimento in crescita verso la soluzione della quarta stella.
Il bambino che si libera dal male e autonomamente vola verso il futuro. La luna d’oro, la ricerca che abbraccia, protegge, aiuta ad alzarsi, ma rimane dietro, prima e in primo piano sempre il bambino.
Questo quadro è un pezzo di storia, la storia di questo momento dove il cittadino sostiene e aiuta la ricerca a far crescere i cuccioli.
Altro pezzo di storia, della mia storia il poter parlare a tutti di queste cose grazie a Telethon e alla redazione di “citofonare rai 2” e alle graziosissime e potenti Simona Ventura e Paola Perego.
L’arte ha spesso come moneta di scambio un semplice grazie, ma il tesoro che si nasconde dietro quel grazie è più prezioso e immenso di una stella.
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