ODI D’INVERNO
WINTER ODI
Odi d’inverno ancora , l’eco delle voci degli internati
Salire lente dal profondo della terra.
Hate winter again, the echo of the voices of the interiors
Slowly rise from the depths of the earth.
L’odi salire con la gloria degli angeli
L’odi nel ricordo che brucia dentro
Nella sorte che diventa legna da ardere
Nei gelidi giorni , vicino al fuoco ove favilla
la fiamma e racconta della sua lunga agonia nei campi di lavoro.
E l’animo si perde, nel suo divenire.
Nell’andare verso di te signore.
Verso il tuo amore
Verso il tuo esile corpo .
Verso il senso della storia, nei suoi corsi e ricorsi.
Odi l’amore e la morte
You hate love and death
La polvere nel vento passa attraverso il tempo
Odi il vento dei cambiamenti
Melodie profetiche
Laggiù in fondo a quella strada
In fondo a quei timidi ricordi
In un amore senza rancori , correrai
verso la tua realtà, continuando a credere
d’essere solo nella tua città .
Continuerai ad essere
l’immagine di tuo padre
l’immagine di tua madre.
Un immagine per tuo figlio.
E crescerai e capirai che l’amore è un raggio di sole.
Continuerai ad odiare ,ad amare a vivere un triste silenzio
Incatenato a mille canzoni ,portate via nel vento.
Andrai per strade deserte e silenziose come me
Nei giorni della nostra memoria
Nel grido ribelle in giro per i bar a bere vino.
Quell’ amore senza nome , ora scorre dentro di te.
Ardeva dentro se
Riscaldava il suo corpo
Bruciava nell’oscurità
Ardeva, ardeva , bruciava, bruciava nel vento.
E dentro , visioni coraniche ,lasse in estremi tentativi
di vivere oltre quella soglia ove dormono
i mostri delle propria coscienza.
Rimarrai in preghiera in questa triste storia di tenebre
ascoltando questo swing.
You will remain in prayer in this sad story of darkness
listening to this swing.
Vicino a questo corpo , crocifisso.
Al fianco di questa donna che piange suo figlio.
Madre di tanti dolori ,frutto del nostro amore
E per estremi tentativi ed improprie esperienze,
varie sequenze , raccolte per strade, andremo
insieme fino alla fine di questo canto.
Fin dentro i templi e nelle vecchie chiese ove in molti
si raduneranno a recitare odi e salmi che solleveranno
l’animo e lo condurranno lontano dall’odio razziale.
Nel calore di dolci mantra , tessuti di tenere parole
In meretrici ritmi che s’eleveranno nel coro
di voci bianche, esule voci di clandestini.
Odi l’inverno, odi la voce di Dio.
You hear the winter, you hear the voice of God,
Giorni della memoria , tanti morti senza nome.
S’eleva dal basso , questo povero canto di speranza.
Questo essere soli in questo individuale ,olocausto quotidiano.
In questo volere, andare tutti insieme incontro alla realtà
E nel tedio dei giorni, tenderai le mani per afferrare
le fragili ali delle farfalle in volo, libere sulla bianca neve.
Ologrammi di giorni gloriosi , anagrammi incomprensibili ,
schiere di sentimenti , ritti ed impettiti ,pronti ad essere fucilati.
L’indifferenza ci condurrà verso il patibolo.
Riuniti in piazza , vedremo calare il cappio
intorno al collo del rabbino .
Applaudiremo a veder bruciare dannati e rinnegati.
Odi l’inverno, odi la voce di Dio ,
You hear the winter, you hear the voice of God,
Guarda il sogno divino, nevica sui nostri corpi trucidati .
Sulle ossa senza pensieri, sulle tante nostre illusioni
Sui sogni dei fanciulli , sulla pelle delle allegre donne
che nell’amore hanno donato il loro corpo.
Andremo, andremo , innocenti ,come bimbi
Balleremo , balleremo, correremo ,verso un'altra stagione
verso quel desiderio di essere liberi.
Ed il tempo inesorabile ci condurrà verso nuove terre ,
verso storie memorabili ,
verso vari sentimenti , nel seno della giustizia .
E basterà poco per essere se stessi .
Quel breve lasso di tempo per girarsi e vedere a gran passi , svanire nella nebbia un passante con il suo passato .
E nell’irta nebbia , sui i foschi colli ,andremo con i nostri bagagli
senza alcun motivo, moriremo insieme, legati
l’uno agli altri , là sulla soffice neve , che scende, scenderà
sui nostri corpi in questa storia ed in altri canti ancora.
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