In estate specialmente ma anche in altri periodi dell’anno i centri storici delle grandi città si riempiono di turisti e di turiste di ogni nazionalità. A colpirci sono soprattutto le turiste che viaggiano con cappellini di paglia per il sole, con minigonne mozzafiato, con stivali lucidi ed eleganti, con trucco pesante, con top ridotti ai minimi storici. Spesso sono magrissime, usano le infradito, lo zainetto sulle spalle. Le turiste ci colpiscono per la loro nudità, per il seno e il reggiseno bene in vista, per le gambe scoperte, per gli slip colorati ben visibili. Camminano veloci, spedite, vogliono sbrigarsi, sono avide di conoscere, di esplorare, di sapere. Con passo deciso ci scavalcano, ci passano avanti, all’improvviso ci sorpassano con aria annoiata. C, chiedono informazioni con voce acuta e squillante. Alcune turiste nelle vie dello shopping si fanno notare per il loro abbigliamento eccentrico, per le loro compere, si ammassano nelle boutique della moda come vespe intorno all’uva matura. Si fermano di colpo solo per fare acquisti. Visitano tutti i luoghi anche i più impensati sempre in cerca di avventure. Alcune turiste sono sostenute, altezzose, anche quelle non più giovanissime sono superbe. Ridono di gusto delle donne anziane che non riescono a camminare. Spesso accade alle impiegate degli uffici che escono dal lavoro di imbattersi in loro in vari luoghi, sugli stessi mezzi pubblici. Le turiste guardano le impiegate specie adulte con un paziente sorriso di scherno. Le impiegate negli uffici sono costrette ad indossare anche con l’afa completi eleganti, sobri non possono certo presentarsi al lavoro con la schiena nuda e gli zoccoli ai piedi. Le turiste ridono con la loro aria sorniona da prendere in giro. Il loro sguardo è ironico, il loro atteggiamento arrogante, presuntuoso. Si montano la testa pensando di essere loro le uniche donne belle della città perché magari gli uomini le guardano e osservano. Molte turiste guardano in modo ironico, fanno commenti negativi, osservano le varie donne come fossero delle pezzenti delle straccione. Verso le donne anziane sono arroganti, sono capaci di alzare la voce, di sbuffare con aria di superiorità. Il loro occhio è critico. Il loro sguardo è duro. Non conoscono l’educazione e il rispetto. Parlano a sproposito. Sono capaci di ridere alle spalle, di ridere in faccia. Spesso sorpassano con aria impaziente e scocciata per le strade. Alcune si atteggiano in modo provocante e guardano se qualche donna le sta osservando per pavoneggiarsi. Sono orgogliose del proprio aspetto, convinte che il mondo sia ai loro piedi. Fanno squadra contro altre donne nelle conversazioni occasionali. Spesso non hanno il senso della misura. In alcuni casi il loro comportamento è disumano e meschino. Poi basta un goccio di alcol per renderle antipatiche. Non serve certo reagire, ma il loro comportamento sfacciato crea imbarazzo. I loro sguardi alteri fanno rabbia. Dopo una giornata di lavoro pesante vedere gente che ci ride dietro non è piacevole, solo perché magari non siamo svestite. In certi ambiti non si può girare in pantaloncini e costume. Certe turiste lo dovrebbero sapere a meno che nel loro paese non rispettano le regole del vivere civile.
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