Discussione

La Madonna del Terremoto di Bologna

La Madonna del Terremoto di Bologna

Nel 1505 uno sciame sismico devastante fece tremare Bologna per mesi. Le terribili scosse causarono gravissimi danni, ingenti perdite e una terribile carestia colpì città e contado. Leandro Alberti, nel Tomo I delle Historie di Bologna, scrive: “(…)cominciò a tremare la terra e così con gran strepito per un quarto d’hora tremò, che die’ spavento a tutto il popolo. (…)Sentendo questo tremore della terra le cittadini, benché fusse la notte, tutti fuggendo delle loro case senza vestimente, paventati cercavono di ritrovare luogo sicuro, acciò dalli edifici non fossero soffocati dubitando che non cascassero. E così con questo pavento s’entrò nell’anno 1505 (…) un’altra volta movendosi la terra con maggior forza di prima,(…) con tanta rovina d’eddifici e pavento delle persone, che scrivere no’ lo potrei. Temendo potesse essere una punizione divina per i peccati commessi, si organizzò una processione straordinaria “fu portata con gran riverenza la detta Madonna da S. Lucca, il capo di S. Anna, il capo di S. Petronio, di S. Domenico, di S. Floriano, Isidoro, di S. Proculo, il brazzo di S. Cecilia, con molte altre reliquie intervenendovi tutto il chericato, il senato con tutto il popolo e così devotamente con lagrime andarono a S. Pietro e quivi solennemente fu cantata la messa”. Non bastò. Tra lacrime e dolore ma con la speranza nel cuore, i bolognesi decisero di commissionare a Francesco Francia un affresco devozionale: la Madonna del Terremoto, ancora visibile nella Sala d’Ercole del Palazzo Comunale.