Viviamo in un tempo che predilige la fretta, tutti vanno di corsa non hanno tempo per parlare, per guardare le vetrine, per salutare. Tutti lavorano come dannati, e anche nel divertimento e in vacanza vanno veloci come fossero inseguiti da una tigre affamata. La gente frettolosa si secca se viene salutata, importunata, perde tempo. Non c’è tempo in questa corsa per fantasticare, sognare. I tour turistici sono ugualmente portati avanti all’insegna della fretta. La lentezza, la calma è un ricordo del passato quando i ritmi di vita erano più lenti. Un tempo si procedeva morbidi, lenti senza affanno. Si fa tutto veloce, si balla veloce, si mangia veloce. I giovani sono quelli più esposti al demone della fretta, e sono lieti e vogliosi quando corrono. Ci si impone persino di apprendere rapidamente i sogni stessi sono accelerati come le ambizioni. Non c’è tempo per la attesa, per aspettare che i sogni si realizzino. Si vuole tutto e subito. Si accolgono come amici solo le persone svelte, sveglie. I timidi, i lenti sono respinti con forza. La velocità mette radici ovunque, si vuole bruciare le tappe. Non c’ e tempo per riflettere, per pensare, per scelte comode. Si litiga e ci si riappacifica con la stessa velocità. Non si accettano lentezze, ritardi.
In questo desiderio di velocità, molti fanno tutto in modo sbrigativo e poi si dimenticano degli impegni. Ci sono tecnici dei computer che si scordano di un appuntamento con un cliente, di una rata di pagamento. Le dimenticanze provocano complicazioni. Ci sono commessi che si dimenticano di fare delle consegne.
La soluzione migliore visto che la fretta ci ossessione e ci fa sbagliare è realizzare periodicamente un elenco più o meno dettagliato delle cose da sbrigare, magari messo in una agenda personale. In questo modo non ci sarebbero dimenticanze.
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