Discussione

CIBO SPAZZATURA

Un tempo i cibi avevano sicuramente più sapore, ed erano artigianali, naturali. Ora predomina la produzione in serie, industriale che è a scapito della qualità per prediligere la quantità. Nei supermercati sugli scaffali troviamo anche prodotti tipici, regionali con tanto di etichetta ma sono prodotti industrialmente e non hanno nulla del sapore originario. Troviamo ad esempio molte marche e tipi di taralli pugliesi, ma il loro contenuto e sapore lascia a desiderare. Se andiamo in Puglia e degustiamo i taralli nei vari forni ci accorgiamo della differenza sostanziale. Ci capita di comprare nei supermercati taralli dallo strano sapore che alla fine siamo costretti a cestinare. I formaggi hanno nomi diversi ma mangiandoli ci accorgiamo che sono tutti uguali, hanno il sapore tiepido, insipido, sembra di mangiare un pezzo di plastica. Lo stracchino che in passato avere un sapore deciso ora il sapore spunta sull’amaro. Ci vendono prosciutto di Parma e ci accorgiamo che non ha il suo reale sapore, sicuramente è un latro tipo spacciato per Parma, come se il consumatore fosse un idiota non i grado di riconoscere il sapore inconfondibile del prosciutto di Parma. Il sapore della mozzarella non ci convince, in passato ci sono stati casi di mozzarelle rosa, blu, dal sapore alterato e acidulo. I succhi di frutta sono pieni di aromi c conservanti e ci sono state persone che hanno sviluppato intolleranze e allergie ai conservanti e aromatizzanti. Ci sono liquori, merendine che sono piene di coloranti. Ci sono dolci, biscotti, pizzette pieni di grassi saturi che sono nocivi per la salute. I surgelati di pesce hanno uno strano sapore e sembra che la pastella usata abbia una consistenza di diversa da quella del passato. Esistono molte marche di riso c’è solo l’imbarazzo della scelta, tuttavia scopriamo che nella maggior parte dei casi si tratta di riso piccolo di provenienza indonesiana, e ci chiediamo dove sia finito il riso a chicchi medi e grandi di produzione italiana. Anche l’orzo biologico contiene conservanti di vario tipo, additivi. Anche lo yogurt nelle rivendite specializzate non è più lo stesso e ci capita sempre più spesso di prenderlo e di doverlo gettare via per il suo sapore acidulo, avariato. Intanto i prezzi sono aumentati ed è diminuita la qualità. Lo yogurt, il caffè ci viene servito in contenitori più piccoli del passato. Diminuisce la quantità e aumenta il prezzo e la qualità è scarsa o inesistente. Vorremo godere di un gelato, prendiamo molti gusti ma ci accorgiamo con stupore che hanno tutti lo stesso sapore. Il cioccolato stesso sempre un surrogato, forse è stato tolto il burro di cacao e sembra un prodotto realizzato chimicamente in laboratorio. Il cioccolato al latte ha uno strano sapore di detersivo. Ci capita nei fast food di prendere una insalata di riso dallo strano sapore di varecchina, forse è stato messo in contenitori disinfettati ma non lavati a sufficienza. Ci capita di prendere in una tavola calda un polpettone di carne e ci troviamo sopra dei capelli. Nelle confezioni di patatine sono stati trovati insetti, mosche. Ogni giorno mangiamo schifezze di ogni tipo. Le pizzette nei bar sono poco cotte, insipide. La pizza stessa è sempre mezza cruda e ricoperta di funghi che sanno di muffa. Spesso gli ingredienti non sono freschi. In alcuni bar anche di lusso gli sciroppi sanno di stantio. Ogni giorno si rischia di compromettere la salute. Anche il pesce fresco ha un odore sgradevole. E’ sempre più difficile trovare una macelleria valida. Troviamo i petti di pollo gialli e ci dicono che sono cosi per il granoturco mangiato dai polli. Poi ci ricordiamo che anche i nostri nonni usavano tale nutrimento e il pollo non era giallo. Dopo accurate indagine scopriamo che ai polli danno mangiami alla spirulina una alga che si trova anche in zone inquinate e che produce quello strano colore giallo che risulta indigesto già a guardarlo. Per festeggiare un compleanno compriamo una torta ma la panna sa di acido e la torta ha una strana colorazione artificiale. Se proviamo a ribellarci i negozianti ridacchiano. Il guato di certe pietanze è sfumato, non si sente più il sapore vero del sedano, del salame. Le stesse banane sono insipide, ci sono persone che le hanno consumate sul posto in Africa e hanno sentito tuta la bontà di tale frutto. Ci fissiamo su un prodotto, su un tipo di pasta che poi ci rendiamo conto che scuoce subito. In alcune paste troviamo il grafene, tracce di sostanze che non dovrebbero trovarsi nella pasta alimentare. Dovremo meritarci almeno una fetta di pane genuino, casareccio invece il sapore del pane ci appare estraneo. Prendiamo tutte le precauzioni, e non ci avventuriamo in spese pazze. Poi scopriamo che le confetture sanno solo di zucchero, la frutta sempre inesistente, scomparsa. Gli agnolotti, i ravioli sono duri, sembrano di plastica come pure i gamberi e i calamari. Abbiamo perso il piacere del cibo. Mangiamo un panino pigramente senza desideri. Anche fagioli e piselli in scatola hanno un sapore alterato, come il tonno. Per inerzia andiamo avanti come niente fosse o magari scegliamo prodotti dove il rischio è minimo. Certe volte troviamo prodotti autentici che poi col tempo peggiorano come la gruviera olandese che alla fine sempre un pezzo di sughero inodore, incolore, insapore. Ogni girono ci esponiamo al rischio di danneggiare la salute. Sembra che il diavolo protegge certe produzioni. E’ scontato che al ristorante troviamo la stessa situazione anzi per risparmiare usano cibi più scadenti. Il mondo della alimentazione si è immiserito. Ogni volta prestiamo attenzione agli ingredienti dichiarati. Alla fine risolviamo in modo proprio. In conclusione seguiamo una nostra legge. Evitiamo i conservanti, i prodotti in scatola, le merendine, al ristorante non ordiniamo più pesce e carne di dubbia provenienza. Alcune volte abbandoniamo l’uso di alcuni prodotti che pure ci facevano impazzire. Non beviamo più latte di mandorla, latte di cocco, non mangiamo più zeppole, torte umbre al formaggio a Pasqua che sono fatte solo di pepe e conservanti. La ricetta originale era diversa. Prendiamo a fare a casa dolci, pane, sfornati, lasagne ecc. stanchi di cibo spazzatura, ma spesso anche gli ingredienti che compriamo sono contaminati. Molti sono divenuti vegetariani , ma anche la frutta e la verdura è trattata con pesticidi. Le donne risolvono meglio con le loro diete. La dieta drastica è la soluzione migliore. Se ci viene fame non possiamo nemmeno fare pane e olio, anche l’olio è adulterato, allungato. Alla fine eliminiamo molti prodotti stanchi di essere presi in giro. Spesso ci mettiamo alla ricerca di prodotti doc, li compiamo sul posto come olio, vino ma spesso anche nelle cantine sociali avvengono delle falsificazioni. Ci rendiamo conto amaramente di non avere scampo.