Nella età del bronzo e del ferro il culto delle acque era frequente, infatti sparsi per il mondo si trovano molti pozzi sacri. Molti sono stati rinvenuti a Sofia in Bulgaria.
I primi pozzi vennero costruiti nel neolitico. Il più antico pozzo si trova nello stato di Israele. Nella isola di Cipro si ritrovarono molti pozzi usati nella antichità.
Nella Bibbia, specie nella genesi e nel libro del profeta Samuele, si trovano molti riferimenti ai pozzi esistenti. Nella Apocalisse il pozzo è la metafora dell’inferno, della discesa agli Inferi per i peccati. Nella bibbia il pozzo era luogo di ritrovo, dove avvenivano incontri e pure innamoramenti. Nell’ottocento il pozzo era il luogo di ritrovo dei giovani che si conoscevano, facevano amicizia, si sposavano con donne conosciute al pozzo. Molte novelle di Allain Poe si riferiscono a questo luogo di incontro. Anche pittori della tempra di Cezanne si sono ispirati al pozzo metafora di perdizione e smarrimento.
Ai nostri giorni i pozzi sono per lo più artificiali e possono essere freatici o artesiani. I pozzi artesiani, rivestiti di tubi, sono originari della regione francese Artois.
In Puglia, in Istria ci sono anche pozzi naturali dovuti alla natura carsica del terreno oggetto di studi di molti speleologi.
Il pozzo nel tempo ha perduto il suo fascino, i giovani si recavano al pozzo anche con lo scopo di conoscere nuovi amici non solo per attingere acqua. Ora predominano i pozzi petroliferi e minerari e i giovani si conoscono nei locali fumosi e affollati non più all’aria aperta al contatto con la natura.
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