Ogni città ha la sua immagine.
L'atmosfera che crea rimane impressa nella mente nel singolo che ha la possibilità di coglierne l'essenza.
Le emozioni suscitano accostamenti travolgenti che fanno Eco ovunque nel mondo creando un distintivo che né sancisce la sua fama nel bene o nel male.
Qui viene il dunque.
C'è chi viene ricordata per il vino,la pizza, per l'effimera intelligenza dei suoi cittadini, altri dalle peculiarità dei suoi paesaggi.
Cosa volete che vi dica? eppure succede!! Sì succede anche qui, le etichette non sempre sono positive e la continua evoluzione né è mia testimone.
Tutto è precoce.
Vengo al dunque: Centro Italia, non un paese sperduto del Mezzogiorno , non quattro muri di una qualsiasi casa domestica ,ma bensì una scuola elementare Ops primaria statale.
Bambini di sette otto nove anni cresciuti troppo in fretta senza consapevolezza ma solo con l'istinto di prevaricazione che possiamo ritrovare nei più blasonati libri di storia.
Tema bullismo.
La triste storia di un bambino come tanti altri dopo un brutto episodio trova il coraggio di denunciare tra le lacrime nella vergogna e di aver subito senza aver potuto reagire al branco, perché si sa la cattiveria sta' nel gruppo ed anche in tenera età è gratuita almeno ai loro occhi.
La storia prende i colori "noir" quando chi dovrebbe tutelare la vittima la trasforma in carnefice, tutto in nome dell'immagine perché denunciare non si può quando intacca il mondo fatato della maestra, dirigente che sia! Per il bullo non c'è regolamento di Istituto, non esiste nessun richiamo disciplinare che tenga anzi sotto traccia sempre di chi .." dovrebbe ", l'avvertimento alla vittima (familiari compresi) di tacere in nome del finto perbenismo. Intanto le signore in questione si riempiono la bocca di parole dai mille colori, le più belle sviolinate per impartire le più semplici lezioni di ed. Civica che poi non è né educazione né tantomeno civica. La domanda giunge spontanea, ma tutta questa inclusione e la battaglia contro il "cattivo"? Forse vale solo per chi è....??!!??
Mi sento quindi di poter aggiungere una nuova perla a Montepulciano, e come diceva un famoso proverbio di Confucio: non vedere il male, non ascoltare il male e non dire il mare.
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