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PERUGIA. LA CITTÀ ANTICA

PERUGIA. LA CITTÀ ANTICA

La città antica. Perugia è un comune italiano di 165.763 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia e dell’Umbria. Fondata dagli Etruschi, è stata una delle grandi dodecapoli dell’Etruria sotto il nome di Perusna (toponimo che al tempo dell’Impero Romano diventerà Perusia). È situata in posizione dominante la Valle del Tevere sulla sommità di un rilievo collinare articolato in una serie di dorsali che ne ha condizionato lo sviluppo urbanistico. La cinta muraria etrusca originaria, oggi ancora visibile, racchiude il Colle Landone e il Colle del Sole sui quali si erge la città. Con un ampio centro storico la città conserva un armonioso aspetto medievale e presenta le caratteristiche di un comune sparso, con la presenza di nuovi quartieri nelle aree pianeggianti, numerose frazioni diffuse nel vasto territorio comunale e una moltitudine di aree verdi e campi. Storia. Dopo i primi insediamenti ad opera di popolazioni umbre, Perugia fu colonizzata dagli Etruschi (VI-V secolo a. C.), diventando una delle dodici città della confederazione. Con la Battaglia di Sentino (295 a. C.), Perugia entrò a far parte dell’orbita romana; in seguito alla guerra sociale (I secolo a. C.) si integrò con Roma, con la concessione nell’89 a. C. della cittadinanza. Fu scenario della guerra civile tra Antonio e Ottaviano Augusto e venne incendiata nel 41 a. C. durante il Bellum Perusinum. Perugia fu in seguito ricostruita da Augusto, divenuto imperatore; in suo onore la città prese il nome di Augusta Perusia. Nell’Alto Medioevo fu a lungo sotto il dominio dei Bizantini, interrotto solo dalla breve occupazione dei Goti (547) e da quella, durata qualche decennio, dei Longobardi. Costituitasi in libero comune agli inizi dell’XI secolo, Perugia esercitò una politica espansionistica a spese delle città vicine, causa di continue guerre, combattute spesso con il sostegno pontificio, che si trascinarono fino al XIV secolo. È in questo periodo di espansione che le abitazioni dei nobili e dei borghesi più ricchi iniziarono a dotarsi di torri, facendo guadagnare alla città l’appellativo di Turrena. Delle numerose torri dell’epoca vi sono diverse testimonianze ancora oggi osservabili, come il Campanile del Comune, la Torre di Porta Sant’Angelo e la Torre degli Sciri. La città fu al tempo stesso lacerata da aspre lotte intestine, che videro opporsi le due fazioni dei ghibellini (Beccherini) e dei guelfi (Raspanti) e durarono ininterrottamente fino al 1393, quando Biordo Michelotti instaurò il regime signorile. Passata nel 1416 sotto il dominio di Braccio Fortebracci da Montone, alla morte di questi la città visse il cruento conflitto tra la famiglia degli Oddi e quella dei Baglioni, la cui supremazia terminò quando papa Paolo III sottomise la città e vi fece costruire la rocca che da lui prese il nome. Nel 1798 Perugia fu scelta dai francesi come capoluogo della Repubblica Tiberina; dopo la caduta di Napoleone tornò a far parte dello Stato Pontificio, che nel giugno 1859 represse nel sangue (Stragi di Perugia) una sommossa patriottica. Nel settembre 1860 la città fu occupata dalle truppe piemontesi e unita al Regno d’Italia.