Discussione

PROSCIUTTO

Nell’ultimo week end di luglio ogni anno a Bassiano, in provincia di Latina, paese bandiera arancione del turismo, si svolge la sagra del prosciutto di cui molti ignorano l’esistenza. Si tratta di una produzione limitata, locale di prosciutti. Si scelgono solo maiali di produzione italiana di allevamenti selezionati. Dopo la pressatura e la salatura a mano, si usa una salsa aromatica con aglio, pepe, vino bianco, aromi segreti e si procede a una leggera affumicatura con legno di faggio La stagionatura è lenta. Nella sagra sono previste degustazioni itineranti per le vie del paese, stand gastronomici dove si può assaggiare anche carne di cavallo essiccata secondo una antica ricetta locale, visite guidate in industrie locali di salumi raggiungibili con navette, giochi popolari come palo della cuccagna e corsa di porci, musica dal vivo, spettacoli musicali serali, danze in piazza, canti popolari e gare di stornelli romani, visite guidate in botteghe artigiane come stuccatori ecc. esibizioni popolari, gruppi musicali anche sud americani, sbandieratori, visite guidate in fattorie, santuari locali, rievocazioni medievali, orchestre, esibizioni nella piazza principale di majorette. Durante la sagra si può visitare il museo della scrittura dedicato all’editore nativo del borgo, Aldo Manuzio. La mostra inaugurata nel 2009 si trova nel palazzo Caitani del cinquecento. Al suo allestimento ha contributo la università di Roma La Sapienza. Il museo si raggiunge attraverso porta salamandra antica porta della cittadina. Il museo, pure centro di ricerca, ospita scenografie, e tre sale dedicate alle varie macchine tipografiche realizzate nel tempo a partire dalle prime tavole in pietra. Si ripercorre anche l’evoluzione delle comunicazioni con testimonianze e documenti. Il percorso storico è anche didattico. Sono esposte collane di libri realizzati dal Manuzio anche tascabili e con pagine numerate. I bambini possono partecipare nei laboratori didattici e fare esperienza diretta. Nella sala graffiti, restaurata, sulle pareti ci sono disegni e graffiti a carboncino, anche di detenuti e prigionieri, lettere di militati che arricchiscono la comprensione di certe epoche. Sono testi di denuncia o anche religiosi del settecento e ottocento.