Gli studenti cento giorni prima dell’esame di maturità raccolgono dei soldi per poter fare una festa di addio, di congedo per rendere il distacco con la scuola superiore meno traumatico e doloroso. Sanno benissimo di trovarsi davanti a una svolta colossale. La festa vuole essere un rito propiziatorio di buon augurio a cui nessuno intende sottrarsi. Ognuno vuole credere che tutto andrà bene nel futuro.
In passato si faceva un pranzo o una cena con tutti i compagni di scuola e i docenti in un bel locale magari del centro storico della città Per non sbagliare ai professori non si faceva pagare nulla. I compagni di scuola si scambiavano dei regalini, piccoli ricordi. Tutto avveniva in modo cristallino, sotto la luce del sole. Qualcuno si portava pure un fratello o una sorella, i professori portavano i loro figli a farli conoscere alla scolaresca. Si ordinavano pietanze delicate, piatti tipici conosciuti.
Ora le cose sono cambiate. Si discute prima di scegliere il da farsi, si litiga, ci si azzuffa. Poi invece del solito pranzo o cena si opta per feste sontuose, a base di alcol, per gite e viaggi spericolati con prove di abilità . I professori spesso non sono invitati, sono personaggi scomodi, sono paranoici.
Le feste sguazzano nel torbido. I ragazzi indossano solo abiti firmati, le ragazze sfoderano un look aggressivo, sopra le righe. I genitori tollerano queste scelte. Non si spaventano quando i figli tornano all’alba completamente ubriachi. Non sono assaliti da dubbi. Molti giovani nascondono bottiglie di alcol nelle borse. I genitori lasciano fare, non sospettano nulla non fanno domande. Alcune feste sono frenetiche, sono fatte in località segrete. Ci sono poi quei giovani che si sentono male per l’abuso di alcol o indigestione. Le feste diventano sguaiate, folli, vengono fatti dispetti e burla,, prese in giro. Molte gite vengono fatte al mare e al lago e sono molti i giovani che si sentono male e hanno rischiato di affogare per colpa di incauti bagni al largo. In alcuni casi sono stati bruciati cassonetti, rotti arredi dei locali.
Negli ultimi tempi va pure di moda alla fine della scuola, dopo la maturità, telefonare a colleghi e professori e riempirli di improperi. Al telefono viene detto tutto quello che passa per la testa senza mezzi termini. Sono lontane le feste eleganti ed educate dove c’erano ragazzi già in giacca e cravatta e ragazze con abiti da sera.
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