Venafro è un tipico borgo fortificato fondato dai Sanniti in Molise. Secondo una antica leggenda fu Diomede, personaggio della mitologia greca, figlio di Tideo a crearlo. Il nome ha chiare origini sannitiche. Il luogo probabilmente era abitato dalla preistoria. Un tempo era chiamato il borgo delle chiese perché ve ne erano moltissime, ora quelle che sono sopravvissute sono abbandonate e comunque non sono più luoghi di culto ufficiale. Anche i santuari della periferia sono in stato di abbandono e questo accade in molte parti di Italia.
Venafro conserva molte particolarità come ad esempio il monumento ai carabinieri, una scultura bronzea con piedistallo di marmo dedicata s Salvo D’Acquisto che si sacrificò per la patria. L’anfiteatro romano poteva contenere fino a quindicimila spettatori ed ora è in stato di abbandono, dopo che per molto tempo fu usato come stalla e rimessa attrezzi agricoli. Anche il teatro romano è in uno stato di abbandono. Il fiore all’occhiello è il castello Pandone trasformato in residenza signorile dal nobile Pandone che creò giardini all’italiana, loggiati, affreschi. Nel piano nobile della struttura troviamo ventisei ritratti a grandezza naturale di cavalli, visto che il proprietario era un appassionato, in leggero rilievo. Nel castello ora si svolgono mostre e convegni ed è sede del museo nazionale del Molise, una ricca pinacoteca di artisti nazionali e locali. Una altra attrazione è il cimitero militare francese con tombe di caduti per i bombardamenti di Cassino nel 1944.
A Venafro spicca inoltre il parco regionale agricolo e storico dell’olivo. Il primo parco a tema del mediterraneo, fondato con legge regionale per difendere il patrimonio olivicolo e per favorire la promozione turistica del territorio. Sono racchiusi ricorsi storici e esempi di terrazzamento. Il parco è detto oraziano, perché il poeta Orazio dedicò molti scritti a questo tema.
Una attrazione è costituita in centro da villa Maria, creata per volontà del sindaco Basileo Milano, un giardino pubblico di un ettaro, costituito da laghetti e ruscelli, un campo di basket, di pallavolo, un bocciodromo, da una palazzina liberty opera dell’ingegnere Millucci. Qui vi è la sede dell’ufficio di promozione turistica.
Il museo archeologico si trova in un ex monastero del seicento di santa Chiara che riporta reperti di età imperiale e sannita.
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