I brufoli sono una chiara manifestazione dermatologica riconducibili all’acne giovanile che interessa le ghiandole sebacee, e che si mostra con macchie spesso in rilievo di colore rosse che contengono pus e siero. Di solito compaiono sul collo, sulla schiena, sulle spalle, sul torace e sul volto. Quando compaiono sul volto il problema diventa pesante. Molti giovani e adolescenti subiscono per questo critiche e vessazioni, oltraggi e rimbrotti. Vengono presi in giro in modo incredibile, per assurdo come fosse loro la colpa. I coetanei che non hanno acne per una diversa tipologia di pelle sfottono, criticano volutamente, respingono, rifiutano furiosi senza pietà e cautela. Ci sono giovani che non vogliono più uscire di casa, che escono poco e non si fidano più neppure degli amici.
I giovani con i brufoli sono respinti dai partener, oltraggiati e derisi. Le ragazze sofisticate e curate non affetto per questi giovani che scartano. Al problema si aggiunge l’isolamento sociale. Ragazzi viziati prendono di mira i coetanei con appellativi orribili e questi appaiono sempre più goffi e insicuri. Molti vengono messi da parte, non invitati alle feste, i loro gesti mimati. Le ragazze con i brufoli sono respinte pur essendo belle, magra, eleganti. I brufoli non fanno colpo, non servono per conquistare ma allontanano.
I ragazzi che non hanno brufoli si sentono superiori, adorano sottolineare il loro privilegio. Si sentono leggeri e felici.
In questa società manca la capacità di amare, si è persa la generosità, si è eliminata la virtù della tenerezza.
Bisogna essere tutti uguali, vestiti alla stessa maniera e perfetti come manichini in vetrina illuminati dalla luce elettrica.
I superbi non mutano carattere neppure davanti alla malattia, al disagio, alla morte.
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