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Dopo Ciaran arriva Debi, un altro ciclone riaccende le preoccupazioni del maltempo con nuove fasi di

Nemmeno il tempo di leccarsi le ferite provocate dalla violentissima ondata di maltempo che ha causato degli esiti drammatici su alcune zone della Toscana e diversi danni su parte delle regioni settentrionali, da essere interessati dall’arrivo di una nuova intensa perturbazione. Terza di una serie di sensibili peggioramenti facenti capo al flusso di correnti provenienti dall’Atlantico che, da alcuni giorni, ci ha visto coinvolti in questo lungo processo di cambiamento del tempo verso la stagione autunnale. Dopo Ciaràn, l’attenzione è ora rivolta a Debi, un ciclone extratropicale pronto a varcare la soglia di casa attraverso l’Europa occidentale, palesando degli effetti pressapoco identici sull’Italia settentrionale nel weekend tra il 4 e il 5 novembre. Anche se la tempesta Debi, ripercorrendo la stessa scia di quello che nel frattempo sarà diventato l’ex ciclone Ciaràn, avrà un’influenza sicuramente meno importante nel Mediterraneo, la perturbazione ad esso collegata che ci raggiungerà nella giornata di sabato contribuirà a mantenere elevato lo stato di allerta per il rischio di alluvioni, dissesto, temporali e vento. In Emilia-Romagna dopo un avvio di giornata prefestiva abbastanza soleggiata, disturbata solo da qualche foschia e nebbia in formazione al mattino lungo l’asse del Po, sarà la nuvolosità ad anticipare l’arrivo di nuove precipitazioni, estendendosi nel corso del pomeriggio rapidamente su tutta la regione. La stessa darà luogo a delle piogge, dapprima sui rilievi centro-occidentali e, successivamente, tra la sera e la notte, a gran parte dell’Emilia e dell’Appennino romagnolo, con rovesci e temporali probabilmente anche di forte intensità nelle aree montane emiliane. Annunci SEGNALA QUESTO ANNUNCIOPRIVACY Domenica la circolazione depressionaria sarà ancora all’origine di fenomeni residui che, nonostante tutto, dovrebbero lasciare definitivamente la nostra regione nel corso della mattinata a favore dei più ampi e graduali rasserenamenti. La ventilazione continuerà a soffiare in modo particolarmente intenso, soprattutto in serata, proveniente dai quadranti occidentali, forte da sud-ovest in rotazione a nord-ovest con raffiche anche oltre i 100 km/h in Appennino e fino a 60 e 80 km/h tra la pedemontana bolognese e quella romagnola. Le temperature sono previste complessivamente in lieve diminuzione, specie quelle del primo mattino, favorendo delle nevicate sui settori appenninici sino a 1600-1700 metri di quota, mentre ancora miti potranno risultare quelle del pomeriggio: con valori che potrebbero attestarsi attorno a 16/18 gradi sulle province centro-occidentali e 20/22 gradi su quelle più orientali. Roberto Nanni Tecnico Meteorologo AMPRO