Le persone di livello sono facilmente distinguibili. La loro impazienza di farsi notare è elevata. Bisogna accettare in certi casi la loro tracotanza. Alcune persone per fortuna sono disponibili, colte, sincere, tolleranti, di coscienza, buone, miti ma sono rare. Di solito troviamo arroganza, supponenza, prepotenza. I giovani rampanti, in carriera, di livello, colti e plurilaureati copiano e imitano i loro superbi dirigenti. Si scopre cosi un esercito di vanitosi pronti a pavoneggiarsi. Molti di livello ci mettono soggezione, persino ansia, turbati non sappiamo mai come comportarci, come intrattenere rapporti con loro. Molti di livello trasudano altezzosità, ci guardano intensamente quasi con disprezzo senza simpatia. Quelli di livello a volte si presentano allegri, spensierati, prepotenti e sono fra loro amici almeno in apparenza, fanno fronte comune. Scopriamo di parlare con persone di livello quando vediamo un comportamento compassato, rigido. Ci sono dei segni che dobbiamo interpretare. Di solito le parole non sono dolci anche al primo contatto, sono parole che fanno impressione per la loro durezza. Alcune parole ci creano un tumulto interiore. Alcune persone di livello sono austere, fredde, impersonano il ruolo di persone importanti, attive, impegnate Sentiamo il peso fisico di quel livello importante. Noi ai loro occhi siamo apprendisti, operai con cui non è facile sporcarsi. Spesso ci guardano con ironia insipida, non siamo appunto al loro livello, siamo mediocri, conoscerci non è eccitante, siamo monotoni e noiosi, ambigui e inutili, non rendiamo quanto loro. Le persone di livello tra di loro si comprendono e compenetrano a meraviglia.
Sicuramente uno dei tanti segnali vistosi di questa ipotetica e strana superiorità è l’assenza di saluti. Il personaggio di livello alto spesso tende a distaccarsi, a non salutarci, a fare finta di non vederci. Ci ignora spudoratamente specie in presenza di altre persone di livello. Non si sporca con noi, non si abbassa anche siamo persone colte, oneste, posate. Ribellarsi in modo clamoroso non serve. Il non saluto è un segnale inequivocabile, stupefacente. Restiamo razionali e riflessivi, senza tanta ansia, aneliamo alla pace.
Tanto ci sono livelli che durano una stagione, un periodo. Certi capi non lo sono a lungo prima o poi vengono sostituiti, decade il loro incarico, magari sono indagati, messi sotto scatto da una malattia. Resta il loro ricordo amaro, quel saluto appena accennato a denti stretti o quel non saluto che equivale a una discriminazione, a un respingimento voluto, cercato, difeso. Anche i più spavaldi sono alle prese con il destino avverso. Noi accettiamo tutto quello che la vita ci offre pensando solo a una rassicurante stabilità emotiva che è la cosa che più conta. In concreto le derive di certe persone fanatiche ammantate di superbia non apportano granchè alla nostra vita .
Sono degne di rispetto le persone di livello che sono tenere, rispettose, che mostrano di gradire la nostra amicizia e frequentazione, che hanno pensieri nobili e non discriminano nessuno, talmente sono inclini a fare del bene.
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