Ci sono politici che attirano come calamite, conquistano perché sono carismatici, hanno un sorrise dolce, un carattere amabile, galvanizzano le masse per la loro intraprendenza, vivacità, esperienza, per la loro vita in apparenza votata verso il bene. Si mostrano docili, solidi, insostituibili. I loro discorsi sono a prova di bomba, in realtà sono sempre gli stessi da anni con solo apportate alcune sapienti varianti che fanno colpo. Sono personaggi osannati, invidiati, apprezzati. Il loro talento, il loro eloquio è fonte di stima. Queste persone hanno molti al seguito, in un batter di ciglia trovano collaboratori, confidenti, portaborse. Si mostrano determinati, privi di distrazioni, convincenti. Attuano una specifica strategia di difesa del popolo con cui mostrano di avere un legame speciale, unico. E’ assodata la loro partecipazione con le masse. I punti caldi dei loro comizi vertono proprio sul benessere del popolo, della gente comune. Si mostrano onesti, volenterosi, fedeli.
Con il tempo il rapporto con le masse però si deteriora, si consuma, diventa burrascoso. Le promesse diventano vane, i discorsi acquisiti si dileguano. Il politico di turno appare sempre più vanitoso, orgoglioso, sprezzante, avido. Sembra più distinto ma anche più formale. L’approccio diventa problematico, tremendo. Il politico spesso perde la calma. Come da manuale maltratta la gente, gli importuni senza rispetto. Le persone che aveva promesso di aiutare restano al palo, a bocca asciutta. In alcuni casi pur potendo aiutare agevolmente il politico non lo fa, si tira indietro voglioso solo di fare carriera, di giungere a certe posizioni elevate in barba alla popolazione che fa da spettatore. Le aspettative sono tradite. Il turbamento nasce da quella possibilità di aiutare che viene puntualmente vanificata. Il politico legato alla poltrona dimentica gli altri, procede come se nessuno possa scalfire la sua immagine, legato a doppio filo solo al suo mondo. Si aggrappa perdutamente solo a persone influenti, che hanno una posizione sociale e politica di degno rispetto, si fa amici i propri pari . Il politico in una fase successiva diventa superbo, altezzoso, fanatico, spesso schernisce i poveri diavoli, ironizza. Al suo fianco solo collaboratori, donne importanti. Si sente pienamente appagato quando fa carriera, le sue quotazioni aumentano come per magia. Gli altri, gli oppressi, gli afflitti non sono nessuno, non sono considerati. Sono allontanati con delle scuse senza sensi di colpa. Egli si sacrifica solo per se stesso, per aumentare le sue quotazioni senza problemi. Allora si punta alla massima popolarità. Intanto la sua casa è sempre più accogliente, spaziosa, la villa al mare vanta parchi, piscine e giardini, i suoi figli sono tutti plurilaureati in prestigiose università estere, i suoi viaggi sono sempre più lontani, i locali che frequenta sono sempre più di moda la sua ambizione sempre più smisurata. Verso il volgo solo frasi aspre, respingimenti, frasi di circostanza. Il volgo si sente tradito come fosse un adulterio, si intristisce. Il comportamento è sempre più meschino, abietto, poco rassicurante. Intanto la ascesa procede, lui non bada più agli altri. I poveri che credevano in lui che bussano alla porta sono persino rimproverati. Il politico si aggiusta la sua vita privata e quella degli amici e parenti. Si atteggia a super eroe tanto i danni sono stati già fatti. I poveri sono sempre più irrequieti davanti alle immagini messe anche sul web della vita splendida del personaggio, fatta di balli, canti, serate mondane, vacanze da sogno, frequentazione altolocate. La rabbia tormentosa non si placa, si sente il profumo del tradimento. Quelli che sono andati al potere per aiutare le masse, per azzerare le differenze sociali sono finiti per aumentare i propri possedimenti, per ottenere gratificazioni e livelli. Alla fine si diradano pure gli incontri con le folle, non vengono più interpellate, sono messe da parte. Il politico alla fine si dilegua salendo sulla sua auto di lusso. Gli altri restano a terra, senza lavoro, senza casa, amareggiati più di prima, paralizzati dalla paura del domani. Per addolcire la loro misera vita possono solo comprarsi una torta di mandorle. Del resto il politico ha conquistato terreno gli altri possono pure restare indietro, non sono forse degni di conquistare niente.
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