Nella vita spesso ci troviamo ad affrontare delle trappole che ci tediano, a rinvenire tracce di perfidia nei nostri confronti che sembrano di poco conto, che sembrano in apparenza chiacchiere da salotto ma sono profonde, pesanti e ci seccano fino alla nausea. Ci sono persone egocentriche che vogliono sottometterci e noi ci ritiriamo precipitosi e fremiamo di rabbia. Ci sono comportamenti bruschi che dimostrano che non siamo considerati. Non riceviamo sufficiente affetto e tenerezza. Nel cuore di molte persone alberga la rivalità permalosa e impaziente. Non potendoci emulare ci criticano. Certi commenti sono infallibili ci demoralizzano. Per delicatezza spesso tralasciamo specie se sono coinvolti dei parenti stretti. Ci fingiamo addormentati, distratti tanto la nostra essenza resta intatta, la nostra natura non è menomata, gli aspetti del nostro carattere restano inalterati. Sono pochi quelli che ci riservano un attaccamento devozionale. Cercano di sporcarci in modo torpido e malefico. Sembra che non siamo degni di rispetto. Molti ci criticano alle spalle. Nessuno ci comprende al volo. Noi languiamo in un angolo avvolti dalle tenebre.
Spesso riceviamo degli sgambetti di vario tipo sia fisici che metaforici. Ci sono quelli che ci scavalcano nel salire sugli autobus in modo maldestro, che sapientemente si fanno largo per entrare prima di noi alla posta, che si spintonano sul marciapiede, ci sono turisti che ci travolgono come se fossimo trasparenti ansiosi di visitare la città amata, ci sono parenti che ci scavalcano nella vendita di una casa di un terreno o semplicemente nell’accaparrarsi una amicizia particolare. Ci sono poi ragazzini che fanno gli sgambetti agli anziani, agli handicappati, agli obesi a turno per ridere di loro a crepapelle. Ogni volta siamo avviluppati nella morsa stringente dello sgambetto. Ci sono colleghi rivali che non si arrendono e ci perseguitano e ci fanno le scarpe, ci impediscono di fare carriera a loro vantaggio. Lo sgambetto nella nostra società è divenuto una arte. Ci sono ragazze che soggiogate da un ragazzo per amore di lui fanno lo sgambetto ad altre ragazze interessate. I danni dello sgambetto spesso si vedono nel tempo. Ci sono cugini rivali che ci fanno sempre lo sgambetto, per accaparrarsi la stima e il rispetto di altri parenti e amici, per farci fuori usano ogni mezzo anche la calunnia. Noi restiamo docili ma dentro il cuore palpita di furioso sdegno. Ci sono poi quelli che ci riempiono di coccole e poi sono esperti nel farci lo sgambetto alle spalle. Con questi soggetti saremo tentati di ricambiare il favore. Ci rendiamo conto che nessuno è proprio tenero con noi. Sono esenti da sgambetto solo gli approcci brevi. Ogni volta subiamo il classico sgambetto che ci ferisce. Fingiamo indifferenza. Con slancio si stacchiamo dalle persone più cattive. Rimandiamo la vendetta o la tralasciamo.
Ognuno di noi dovrebbe avere come meta il donarsi senza risvolti perfidi e maliziosi., senza pettegolezzi e maldicenze Non dovremo fare distinzioni fra le persone. Il nostro dovrebbe essere un tendere sublime verso l’aiuto degli altri. Invece scopriamo che la bontà è solo un interludio breve, la gentilezza una merce rara. Lo sgambetto ci attende nella riunione del condominio, appena usciamo in strada davanti al cancello. Forse dovremo imparare a fare sgambetti ma non esiste una scuola, non siamo addestrati e abbiamo un animo che rifugge da tali comportamenti meschini.
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