Molte donne si lamentano per l’assenza di un fidanzato fedele e diletto. Pensano che le fasi dell’amore siano esaltanti e culminanti nella totale fedeltà reciproca. Vorrebbero invecchiare con l’oggetto del proprio amore, raccontare ogni pensiero, ogni azione, ogni moto dell’anima, ogni evento del passato, ogni trauma dell’infanzia, ogni sbaglio della adolescenza, ogni errore della giovinezza, vorrebbero confidare manie, sogni ricorrenti, dolori del corpo e dell’anima, delusioni e tradimenti, mancanze di stile, figuracce, rimproveri, marachelle. Vorrebbero vuotare il sacco senza peli sulla lingua convinte di essere ascoltate, comprese, protette e convinte che il proprio lui non interferirà mai sulle scelte, sul passato, sul futuro. Molte pensano che una volta trovato il tipo d’uomo giusto per loro che i loro problemi cesseranno, che non dovranno più confidarsi con amiche e parenti, che non dovranno più accampare scuse per uscire da casa e andare a confidarsi con cugine e amiche perfide e pettegole. Le amicizie tanto celebrate spesso si riducono a una mera conoscenza priva di costrutto. Le donne dotate di cuore vorrebbero una relazione amicale, energica, armonica con ragazzi semplici, legati alla tradizione, tutto sommato clementi disposti ad ascoltare le confessioni e gli aggiornamenti. Le donne vorrebbero e sognerebbero un dialogo aperto, senza mezze misure per onorare l’amore vero. Le donne vorrebbero raccontare senza peli sulla lingua le proprie aspirazioni, ambizioni, i propri talenti, le proprie malinconie, le proprie brucianti sconfitte, i propri amori, i propri rossori, le frasi pungenti dei nemici, il volto arcigno di zie pettegole. Vorrebbero raccontare di soffrire il freddo, di sopportare stoicamente l’invidia, di amare solo il mare, di non sopportare il caldo, di amare essere sollecitate, di essere apatiche, di sentirsi inadeguate. Per una esigenza di sincerità vorrebbero mettersi a nudo disponibili come davanti a uno specchio. Il desiderio di dialogo fra amanti, fidanzati è legittimo. Ogni ragazzo dovrebbe essere solerte e accondiscendere alla voglia della compagna di esternare i propri progetti. Ogni ragazzo dovrebbe esaudire la voglia di raccontare anche fatti e eventi scabrosi. Si scopre che i ragazzi non sono disponibili a sentire storie. Non accettano proposte di dialogo. Anzi odiano la esibizione di pensieri e ricordi. Loro fanno pulizia dei ricordi, vanno diritti al sodo. Il loro tono nei dialoghi spesso è sussiegoso, poco conciliante. Di solito i ragazzi si mostrano alteri. Si sentono autorizzati a confidarsi più con una collega da poco conosciuta. I ragazzi non si lasciano andare a colloqui intimi e pongono anzi una serie di divieti. I discorsi devono contenere l’essenziale senza alcun intento narrativo. Predomina solo l’interesse erotico. Ci sono donne che alla fine scoprono che non possono parlare di certi argomenti liberamente con il proprio ragazzo. Non possono fare discorsi ordinari, non possono sottoporre quesiti. Gli uomini disdegnano giri di parole con sguardo torbido. Ci sono donne che non possono fare certe cose, andare in certi posti, raccontare certi aneddoti in presenza del ragazzo che le invita a tacere. Certi uomini non si mostrano curiosi neppure dei viaggi che ha fatto la compagna da sola. Gli uomini non intendono essere dei confidenti delle donne anche se sono attratti da loro. Gli uomini sono selettivi nei loro gusti. Ogni uomo è simile all’altro in fatto di confidenze, non racconta molto di sé. La sua storia si può solo intuire. Certi comportamenti sono sconcertanti. Ogni donna quindi deve controllarsi, stare sul chi vive, non può dire di aver incontrato certi amici, di aver parlato con certe amiche, deve mentire costantemente al suo ragazzo. Per istinto sa che non può dire di aver fatto certe compere, deve tacere. Non può indulgere in confidenze per evitare di essere in certi casi sbranata. L’uomo virile ama poche parole. Certe relazioni diventano impegnative. Alcuni uomini scalfiscono, travolgono la serenità. Il dialogo è visto come una minaccia. Le donne allora si compiacciono fiere di parlare solo con la propria madre che rispetta le loro scelte. I loro pensieri. In amore invece si procede ad oltranza con bugie e sotterfugi sofisticati che creano tensioni e procurano tenaci lotte. L’amore vero dovrebbe essere basato sulla schiettezza, sulla complicità, sulla amabilità. Invece molte storie sono ancora ancorate alla menzogna e non ammettono eventuali deroghe. Le storie d’amore diventano storie indistinte senza neppure l’amicizia. I ragazzi rassicuranti sono quelli che ascoltano senza rimproverare e hanno il senso della realtà.
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