Giovanni Passerini era nato a Pieve di Guastalla il 23 giugno 1816. Fu un famoso botanico morto a Parma il 17 aprile 1893. Insegnò per diverso tempo come botanico alla università di Parma. Come studioso si rivelò attento e ricercatore. La sua docenza è dovuta alla realizzazione di importanti scoperte scientifiche Infatti si diventa famosi nell’ambito accademico quasi sempre dopo una importante rivelazione o scoperta sia in ambito scientifico che artistico e letterario.
A lui si attribuiscono molte pubblicazioni tecniche e scientifiche e guide. Fu direttore dell’orto botanico di Parma. Lui stesso aveva collezioni di esemplari di 89 specie e 52 generi. Fu presidente anche del club alpini e membro della accademia dei lincei. Studiò insetti, parchi e giardini con attenzione al lentisco e alla specie degli afidi. Il suo nome compare in riviste e giornali.
Studiò in particolare gli Afidi che sono i pidocchi delle piante. Insetti di varie specie, di cui esistono tipi alati. Hanno una bocca pungente e succhiante, antenne sottili e allungate molto sensibili, un torace con segmenti, zampe sottili e lunghe, ali velate semplici con venature semplificate. L’addome è tozzo. Si difendono con una cera fluida che è vischiosa, sono dotati di un segnale chimico di allarme. Il loro metabolismo non è semplice. Non hanno un sistema esecretore, il ruolo è affidato a batteri. Da una recente classificazione sono emerse vari gruppi di famiglie dotate di molta resistenza agli stimoli ambientali. Ci sono vari tipi e vari colori. Possono persino colonizzare un ambiente per il loro alto potenziale riproduttivo. Hanno molta capacità organizzativa e si adattano a vari ambienti climatici. Sono sensibili al caldo e al vento. Di solito attaccano le piante succhiando la linfa e producendo saliva. Sono stati usati per studiare la linfa di alcune piante. Con il tempo indeboliscono le piante e il loro fogliame e provocano il suo depauperamento.
Si combattono con gli insetticidi visto che possono distruggere piante utili alla alimentazione.
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