La creolina è un disinfettante, detergente, spesso usato al posto del cloro, ambientale. Si tratta di una miscela chimica dall’odore forte e disgustoso, pungente e piccante di cui esistono vari tipi.
La sua origine è tutta inglese. Ad inventarla fu un chimico inglese Pearson nel XIX secolo. Da allora la composizione chimica della ricetta originaria ha subito molti mutamenti. In origine era olio di catrame, soda caustica, saponi, fenoli con poca acqua e l’odore era quello tipico dei fenoli. Il disinfettante divenne presto comune in tutta Europa in quanto fu il primo disinfettante ad azione efficace.
In Italia viene prodotto a Genova e nel nord Italia come marchio Pearson srl, da una ditta che ha avuto l’autorizzazione dal ministero della salute. E’ l’unico produttore italiano. Il prodotto attuale è composto di fenolici e polifenolici. Il marchio italiano è stato registrato nel 1888 da Guglielmo Pearson.
E’ un liquido denso di colore bruno rossastro con azione antibatterica, non caustica. Si deve diluire in acqua e serve anche per pulire bagni e pavimenti, muri, terrazze, magazzini, garage, ecc. Si usa sia per interni che esterni nella sanità, nella industria, per usi civili ecc. Si usano versioni moderne profumate al pino e alla genziana con base fenolica.
Ci sono anche prodotti contraffatti con l’aggiunta di sale. Si usa per scacciare topi, scarafaggi, cinghiali, insetti, per pulire sale, magazzini, cantine, in aggiunta con prodotti specifici, per pulire muffe, muschi. Si usa per stalle, pollai, allevamenti, sottotetti.
Per gli insetti meglio usare uno spruzzino con l’aggiunta di olio di eucalipto. Si usa per scacciare i ghiri portatori di molte malattie. Si usa per i restauri. Alcuni prodotti derivati sono fatti con clorofenolo.
Studi recenti hanno sottolineato il valore tossico, ci sono stati casi. Un tempo era usato in campo veterinario, zootecnico, medico, agricolo, civile, Può essere nocivo all’ambiente e alla salute. Può essere irritante per animali domestici. Con il tempo può causare lesioni oculari. Alcuni prodotti più moderni contengono idrossido di sodio ma sono pericolosi per le specie acquatiche.
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