Discussione

BICCHIERI

I primi bicchieri tipo vetro furono realizzati ufficialmente nel quarto secolo ac in Grecia, Siria, Egitto per lo più di forma conica, raramente cilindrica. Nel primo secolo ac si fece una produzione in serie grazie all’uso dei primi stampini riproduttivi e si crearono i primi bicchieri con decorazioni anche a filo d’oro e a rilievo . Si fece la distinzioni fra bicchieri da vino rosso e da vino bianco. Nel terzo secolo dc si fecero bicchieri con incisioni, pitture e smalti. In Francia nel medioevo si ebbe una notevole produzione di bicchieri per lo più privi di piedi. Di solito però il vetro era riservato ai nobili, i poveri avevano bicchieri fatti di faggio. In Italia nel quattrocento e cinquecento la produzione di concentrò a Venezia. Qui si fabbricarono bicchieri sottili, leggeri, decorati con motivi floreali e scene di caccia o religiose che vennero imitati e esportati all’estero. Nel seicento e settecento le decorazioni furono più elaborate con calici pieni di fiori e frutta, immagini di draghi , con pietre preziose. Le incisioni avvenivano con la punta di diamante. In Germania invece si producevano boccali molto semplici per la degustazione della birra. Il gusto per le incisioni si prostrasse fino al diciannovesimo secolo. Solo lo stile neoclassico riportò il gusto per la semplicità e la sobrietà. I nobili amavano usare bicchieri con scene di caccia, ritratti, scene religiose, vedute di città. Nell’ottocento si diffuse la moda, specie nei centri turistici e termali, dei bicchieri ricordo con immagini salienti della località. La produzione in serie di bicchieri di tutti i tipi e forme si ebbe negli Stati uniti a partire dall’ottocento. Ai nostri giorni si preferiscono bicchieri confortevoli, disadorni, semplici e naturali. Sono sparite coppe, calici, cristalli di Boemia ecc. Ora prevalgono i bicchieri di carta con danno per l’ambiente. Con un brivido spiacevole ci si accorge che i mercatini dell’usato sono pieni di bicchieri messi in vendita, un vero naufragio delle tradizioni. Per i bicchieri non c’è salvezza, sono respinti, venduti, distrutti. I giovani non hanno cura delle cose, non si commuovono davanti a un oggetto antico. Le donne moderne, vivaci e giramondo non sono disposte a fare pranzi e cene in casa, vanno per i locali e in casa usano solo piatti e bicchieri di carta o biodegradabili come ce ne sono tanti in commercio. E’ incessante il rifiuto dei bicchieri che giacciono nei mercatini abbandonati. Nessuno li compra, nessuno li vede, nessuno li apprezza, nessuno è appassionato di collezioni di bicchieri. Se si acquistano dei bicchieri di cristallo, sopraffini per un regalo di nozze è facile vedere come gli sposi storcono il muso irritati, chiaramente scontenti . Ci arriva la sensazione netta di aver sbagliato dono nunziale. Per regalo gli sposi vogliono soldi, pacchetti viaggio, cose pratiche da usare subito come friggitrici, frullatori ecc. i bicchieri decorati, dipinti, stancano. Se regaliamo a un compleanno set di bicchieri vediamo il festeggiato cambiare umore e mostrarsi privo di cordialità. I bicchieri sono messi da parte senza un preciso motivo. La gente ha quasi smesso di comprarli. Solo sopravvive qualche accanito collezionista guardato con sospetto. I collezionisti sono gli unici che traggono conforto nella ammirazione di bicchieri particolari. Trovare alcuni modelli spesso è una impresa disperata. Sono possibili solo squallide imitazioni prive di effetto. I bicchieri eleganti non rallegrano più le nostre tavole, sostituiti da pratici bicchieri di carta di faggio, ecologica ma poco decorativa. Anche per il brindisi di fine anno non si usano più bicchieri eleganti, esemplari di un passato che non ritorna.