Spesso i nuovi fatti di cronaca che coinvolgono giovani, adolescenti minorenni ci fanno tremare di rabbia. Sono episodi crudeli, persino drammatici nella loro crudezza. Giovani, figli di famiglie perbene, che uccidono, sparano, spacciano, commettono azioni turpi e illegali. I ragazzi perbene sono derisi considerati stupidi. I dati confermano questa progressiva tendenza dei giovani alla violenza spesso gratuita. Predomina una mancanza totale di rispetto per gli altri, una mancanza di valori. Bisogna essere consapevoli di questa deriva sociale che sta assumendo proporzioni giganti. Prima eravamo alla presenza di sporadici episodi ora sono sempre più le baby gang che spopolano nelle strade di quartiere e nel web. I giovanissimi sono ribelli, selvaggi, sospettosi, vendicativi, uccidono rivali, persino animali inermi. Poi tramandano le loro gesta sui social, le filmano con soddisfazione maniacale. Si vantano di avere rubato, ucciso, defraudato, saccheggiato. La loro vita intesa come una avventura divertente. I rivali in amore sono gambizzati. Nessuno che insegna loro il ruolo che devono avere nel mondo. Davanti al male i giovanissimi sono distanti, non sopportano malattie, dolore, morte La assenza di pietà non ha precedenti. I giovani amano solo feste coinvolgenti, vita mondana. Alcuni amano la frode, l’inganno, l’astuzia. Vogliono possedere oggetti di marca che considerano un diritto. Alcuni amano la vita comoda, avventurosa. Non sono disposti a donare. Di solito non credono in nulla, non votano. Davanti al mistero dell’universo alzano le spalle. Cercano solo fondi di piacere immediato.
Sicuramente non hanno ricevuto in famiglia e a scuola una educazione adeguata. I genitori del passato proibivano troppo quelli di oggi sono troppo permissivi. Il problema è che i genitori sono sempre assenti per lavoro. Le madri specialmente non riescono a seguire i figli in modo corretto. I figli restano soli, sbandati e fanno ricorso ad altri punti di riferimento. Si danno alla bella vita, al gioco di azzardo, alla droga. In casa tanto non c’è dialogo, incontro. I figli non sono seguiti a dovere. Si nota una assenza di contatti umani. I giovani si uniscono in bande, seguono altri ideali, altri idoli, si avvicinano ad altre persone magari negative.
Bisognerebbe fare un passo indietro, trovare un compromesso, una compensazione. L’ideale sarebbe fare lavorare le donne solo di mattina e consentire pomeriggi più liberi. Molte donne fanno turni, escono dal lavoro oltre le diciassette e arrivano a casa stanche con poco tempo a disposizione per seguire da presso casa, figli, marito. La paura del domani dovrebbe portarci alla saggezza, a fare scelte radicali e coraggiose. Bisognerebbe ridurre alcuni orari di lavoro.
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