Ogni anno in estate si ripete lo stesso copione. Persone che magari ci conoscono solo di vista, a malapena ci salutano, scappano quando ci vedono da lontano, sono indifferenti e addirittura offensivi finiscono per voler sapere con morbosità dove andiamo in vacanza, che luogo abbiamo scelto. Molti parlano a vanvera senza riflettere e fanno domande a raffica. Siamo stanchi di sentire domande insinuanti e stolte. Ormai però, specie i giovani, sono tutti avvezzi ad andare all’estero che sembra l’unica fonte di beatitudine. Certo il sangue giovane vuole spensieratezza, gaiezza , sfrenatezza e sembra che solo all’estero ci si diverta come si deve, altrove, in patria c’è solo sofferenza e vita grama. Molti giovani si industriano, lottano per racimolare i soldi per la sospirata vacanza straniera. In estate tutti anche anziani hanno la voglia di andarsene all’estero, vogliono vedere il mondo. Solo all’estero si è al riparo di tutto. I paesi di origine, un tempo meta di un turismo di ritorno., sono silenziosi, spopolati, non hanno più ospiti. I piccoli paesi sono lasciati a se stessi. Si volta le spalle al paese, ai paesi nostrani, alle località marine nostrane. Si ha la sensazione di vivere in una esterofilia cronica. In questo modo la vera vacanza è solo quella straniera. Chi racconta di vacanze italiane viene guardato in modo compassionevole. Chi fa vacanze italiane merita pietà non rispetto, derisione, desta curiosità è una mosca bianca guardata a vista come un errore di natura a cui conviene mettere riparo. Tutti prenotano all’estero persino nonni attempati. I borghi italiani sono snobbati, messi all’angolo. Nessuno passa più le vacanze nei paesi, magari con parenti e amici. Si respingono le vacanze italiane, si prediligono mete oltre i confini nazionali.
Le vacanze all’estero spesso sono fatte da soli, sono individuali e il silenzio della solitudine le avvolge come un sudario. Non si scorgono volti familiari, amici ma solo masse di turisti anonimi attratti dallo stesso luogo sponsorizzato. Il gradimento dei paesi anche marini è sceso.
Eppure le vacanze nei borghi avevano un loro fascino, erano salutari come una fresca bevanda leggera, producevano una guarigione interiore. Ora si viaggia in massa verso mete superaffollate in cerca di ristoro dove ci si stressa e si perde il vigore fisico e mentale. Tuttavia bisogna per forza seguire i dettami della moda e chi la segue è una persona fuori dal tempo.
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