IL CORPO DEGLI DEI, UN ENERGIA PERCEPITA IN OGNI ANGOLO DELLA TERRA
Sorride il silenzio nel nero Universo mentre il vero vi racconto; tanti, tanti anni fa, in epoca ben anteriore al cristianesimo, in tutti gli antichi templi e in ogni angolo della Terra i nostri avi, nel loro cammino alla ricerca del mistero degli esseri, hanno percepito un energia che tutto attraversa, quel vento magico era l’energia potenziale, l’energia del nulla e del tutto, la forza che gettava luce nell’oscurità, illuminava l’ignoto e scioglieva il dilemma sul significato della nostra esistenza.
L’energia che avevano percepito è ciò che oggi chiamiamo energia vitale o akasha, costituisce il corpo degli Dei, il femminile ed il maschile, i principi primi e ultimi di questo tempo, è una forza che unifica tutte le forze, una canzone armoniosa che ci compenetra, ci circonda e nella sua esistenza perpetua rimane immutata con l’andare del tempo, attraversa tutto l’universo e non esiste nulla al di fuori di essa.
Tra meraviglia e stupore, persuasi dalla sua potenza, i nostri avi si accorsero che quell’energia espande gli orizzonti delle possibilità donando poteri enormi che permettono di cambiare la realtà.
Ai tempi antichi, a questa energia che tutto permea, veniva attribuito un nome differente dalle diverse culture del pianeta, veniva chiamata Chi in Cina, Prana in India, Ki in Giappone, Pneuma in Grecia, Sila in Groenlandia, Num in Africa, Manitou dai Nativi Americani, ku dai Maya, Teoti dai M exica, alle Haway veniva chiamata Ha e in Polinesia Mana, molti anni prima dei Cinesi, anche in Australia avevano percepito questa forza; il significato che le varie popolazioni del mondo antico hanno attribuito a questa energia e l’uso che ne è stato fatto possono essere discutibili, è però sorprendente come popoli molto distanti tra loro hanno percepito la stessa forza.
Con l’avvento di giudaismo, cristianesimo e islam coloro che avevano ereditato le conoscenze hanno trovato sempre maggiori difficoltà a divulgarle, fu così che la capacità di percepire il corpo degli Dei è andata in parte svanendo; ma non è tutto perduto, passeggiando in un luogo isolato tra la musica della natura e la sua danza magica con la consapevolezza che gli Dei sono dappertutto, è ancora possibile sentire l’energia vitale, il corpo del Dio e della Dea uniti in un eterno abbraccio; io l’ho sentita per la prima volta una decina di anni fa passeggiando su un sentiero che costeggia un grande fiume che nasce da un lago, non la si sente con le orecchie ma a livello di sensazione; sentire l’energia Divina non è di vitale importanza, lo è invece manifestarla nella forza delle nostre azioni e nei sentimenti.
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