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differenze tra il paganesimo e le religioni monoteiste

differenze tra il paganesimo e le religioni monoteiste

DIFFERENZE TRA IL PAGANESIMO E LE RELIGIONI MONOTEISTE Il paganesimo e le religioni monoteiste rappresentano due approcci molto diversi alla spiritualità e alla comprensione dei rapporti tra l’essere umano, gli Dei, la natura e l’Universo; questi diversi modi di pensare si riflettono sul modo di affrontare la vita ed interagire col mondo circostante. Il paganesimo vede gli Dei come un insieme di energie, le considera presenze immanenti nel mondo, viviamo immersi nei corpi degli Dei, questo porta a riconoscere la sacralità di tutti gli esseri viventi e a considerare ogni nostra azione un atto Divino; nelle religioni monoteiste, invece, la Divinità è trascendente quindi separata dal mondo e l’interazione con essa è mediata dagli angeli o dai sacerdoti. Nel paganesimo gli Dei si fanno i fatti loro, non interagiscono con gli eventi e non impongono ne dogmi ne leggi, sono i pagani stessi che decidono di seguire quelle regole che appartengono un po’ alla morale innata dell’essere umano, mi riferisco ai principi morali universali tipo fare ciò che è giusto e non ciò che al momento è più conveniente oppure fare ciò che si vuole senza nuocere agli altri; nel paganesimo nessuno è obbligato a condividere e mettere in pratica valori che non siano il riflesso di se stessi; nelle religioni monoteiste, al contrario, il mondo è governato da leggi Divine rendendo ogni aspetto della vita soggetto al volere del loro Dio “non cade foglia che Dio non voglia”, la Divinità impone inoltre dei codici etici che gli adepti devono rispettare per evitare una punizione ad esempio i dieci comandamenti o la skaria; secondo queste religioni i principi di un Dio devono diventare i principi di tutti. Nel paganesimo essere sacerdoti o sacerdotesse di una congrega o di una coven non è una professione, è un attività che viene svolta dopo il lavoro mentre nel cristianesimo i sacerdoti possono effettuare quel lavoro solo dopo anni di studio nelle scuole a loro dedicate. Nel paganesimo l’essere umano fa parte della natura, viene considerato un essere vivente alla pari degli altri, tutti gli esseri sono interconnessi e il malessere di una specie equivale al malessere di tutte mentre nelle religioni dominanti gli uomini sono visti come figli di un Dio separato dal mondo, la natura ha un ruolo subordinato rispetto alla centralità dell’essere umano ed è stata creata in sua funzione. Nel paganesimo dopo la morte non ci sono ne punizioni ne premi mentre nel giudaismo, nel cristianesimo e nell’islam il loro Dio rappresenta un giudice che decide se mandare l’anima in paradiso o all’inferno in base alla condotta avuta dalla persona durante la vita e al rispetto delle regole imposte dai testi sacri (bibbia, corano, torah ecc…). Nel paganesimo le persone sono incoraggiate a creare da sé il proprio percorso spirituale e i propri rituali, spesso si prende ispirazione da differenti tradizioni dimostrando come le diversità espressive spirituali possono coesistere e arricchirsi a vicenda, inoltre l’esperienza personale è posta al di sopra dei più autorevoli scrittori pagani antichi e contemporanei; nelle religioni monoteiste, al contrario, vengono effettuate pratiche liturgiche specifiche, i riti e le cerimonie sono standardizzati e possono essere effettuati solo da figure religiose adibite a tale scopo ad esempio i sacerdoti cristiani. Il paganesimo è dinamico come l’Universo, è una religione in continua evoluzione , il paganesimo attuale non può essere uguale a quello dell’età della pietra o dell’antica Grecia perché l’umanità nel suo insieme deve espandere se stessa e raggiungere il successo partendo dalle condizioni socio culturali, dalle conoscenze e dai bisogni odierni; le religioni monoteiste, invece, sono rimaste immutate con le loro leggi arcaiche e i loro dogmi come se il mondo si fosse fermato duemila anni fa. Nel paganesimo non ci sono figure profetiche che trasmettono messaggi all’umanità per conto degli Dei, nelle religioni monoteiste questi personaggi esistono. Il paganesimo ripugna le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale, sul genere e sull’appartenenza etnica; sui testi cristiani, islamici e del giudaismo, al contrario, è chiaramente evidente il disprezzo verso i pagani, le donne e gli omosessuali, vengono inoltre fatte delle discriminazioni basate sull’etnia. Nel paganesimo non ci sono rituali tipo la confessione cristiana che cancella le brutte azioni tramite un Dio, ognuno è responsabile di ciò che fa. Nel paganesimo non c’è un destino predeterminato da un Dio o un disegno Divino, nelle religioni dominanti si, ad esempio nel cristianesimo c’è l’apocalisse e il giudizio universale. Nel paganesimo l’Universo è in continua trasformazione, nei monoteismi è statico e immutabile. Nel Giudaismo, nel cristianesimo e nell’islam la salvezza è vista come qualcosa di ultraterreno, come il raggiungimento di una relazione eterna col loro Dio attraverso la fede e l’obbedienza; la maggior parte delle correnti pagane contemporanee, invece, non si concentrano molto sull’aldilà, finche siamo vivi conviene concentrarsi di più sulla vita terrena agendo per vivere nel miglio modo possibile su questa Terra. Il paganesimo promuove il benessere individuale e collettivo mentre per le religioni monoteiste il benessere viene considerato una cosa materiale quindi superflua. In conclusione le religioni monoteiste pongono al centro un Dio, il paganesimo pone al centro tutti, sia gli Dei che gli esseri mortali.