Il brano è l’ultima traccia dell’omonimo album di Maitea ed è caratterizzato da sonorità moderne e coinvolgenti
Il brano “Vento” della cantautrice italo-basca Maitea è disponibile dall’8 novembre 2024 nelle radio in promozione nazionale. Il singolo è estrapolato dal primo e omonimo album di Maitea, pubblicato il 31 maggio del 2023; si tratta della traccia finale, caratterizzata da un sound fresco e moderno. L’apertura del brano consiste in una sezione strumentale, dalle rimembranze synthwave, per poi sfociare in un indie pop con chitarra, dal gusto delicatamente funky. L'inciso è aperto e solare, mentre lo special è come un turbinio: un momento di sospensione armonica che, come una folata di vento, riporta a casa l’ascoltatore. Il testo, divertente e autoironico, invita a smettere di aspettare che le cose succedano e a prendere in mano le redini della propria vita, senza aspettare che il vento sia favorevole: sono gli esseri umani stessi a dover diventare “vento”.
Ascolta il brano
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L’album, prodotto dalla cantautrice Maitea insieme a Marco Sirio Pivetti, presso lo studio Metrò Rec di Riva del Garda, contiene 10 tracce in italiano. Tra i singoli già pubblicati, si ricordano “Guardare il soffitto”, “Neve”, “Armatura” e “Pagina blu”, oltre ai brani presentati con una nuovissima veste, come “Foglie sparse” e “Sogni a metà”, e brani inediti, “Pezzi di cielo”, “Chissà”, “Lana” e “Vento”. Condensate in questi 35 minuti si trovano tutte le sfumature dell’essere artistico di Maitea, che spazia da sonorità pop-folk a momenti in cui emerge il suo animo più rock, il tutto rinfrescato e modernizzato da elementi di elettronica usati con gusto ed eleganza. Molte, quindi, le influenze presenti, legate l’una all’altra dalla sensibilità della cantautrice che, con i suoi testi, esplora le varie sfaccettature dell’universo interiore, spesso descritte attraverso riferimenti alla Natura, cui Maitea è profondamente legata. Il disco vede la partecipazione di molti musicisti trentini: Francesca Endrizzi, Alessio Dalla Torre, Valentino Job e Massimo Faes (musicisti che l’accompagnano anche nei live), Elisa Pisetta, Cristian Postal, Marco Mattia, Stefano Eccher, Daniele Cenci e Marco van Bussel. Il mixaggio è di Marco Sirio Pivetti, mentre del mastering si è occupato Mauro Andreolli. La copertina è stata realizzata da Daniele Brusinelli con la foto di Lorenza Daprà, mentre il progetto grafico del digipack e del booklet è a cura di Ilaria Bee. L’album è stato presentato dal vivo lo stesso 31 maggio presso la Bookique di Trento.
Ascolta l’album
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Track By Track
SOGNI A METÀ
Il brano, uscito originariamente nel 2018, si presenta ora in una veste totalmente rinnovata. L’intro ci porta subito in una dimensione dream-pop con synth dal gusto anni ’80 e una batteria molto incisiva. Il testo è una narrazione, una sorta di favola la cui protagonista è una persona sospesa tra realtà e fantasia. Dalla seconda strofa la chitarra elettrica dona al brano un carattere più rock rimanendo comunque coerente con lo spirito del brano.
PAGINA BLU
Uscito come singolo il 31 marzo scorso, è un brano delicato ma dal messaggio importante, che invita a non vergognarsi della propria diversità, ma anzi a mostrarsi senza paura per ciò che si è. Le strofe si aprono citando i titoli di due romanzi di Jules Verne: “Ventimila leghe sotto i mari” e “Viaggio al centro della terra”. È il brano dalle sonorità più folk, con chitarre arpeggiate che donano un tono malinconico caratteristico dello stile di Maitea. Molto d’effetto la dinamicità che porta il brano da un incipit acustico al ritornello finale.
ARMATURA
Altro singolo di anticipazione, uscito il 24 febbraio scorso. Qui a farla da padrona è l’anima rock della cantautrice. Il brano, infatti, pur iniziando con un arpeggio di chitarra elettrica molto soffuso e la voce calda, viene scosso nei ritornelli da elettriche massicce, da potenti tappeti di synth e dalla batteria lanciata a piatti spiegati. I cori, poi, alzano i toni con un crescendo che tocca il suo apice nel finale in cui il refrain “cosa vuoi che sia” è gridato a ripetizione, quasi fosse un monito a noi stessi. “Armatura”, infatti, parla della corazza in cui le persone talvolta si chiudono per proteggersi dalle delusioni e dalle sofferenze.
PEZZI DI CIELO
Brano inedito ma già eseguito alcune volte dal vivo, come all’apertura del concerto di Vasco Rossi a Firenze e Torino la scorsa estate. È forse il brano in cui la componente acustica e quella rock si incontrano e si fondono maggiormente. Il testo parla di libertà e leggerezza.
NEVE
Uscito come primo singolo di anticipazione, “Neve” è un brano a sé all’interno dell’album poiché strizza l’occhio al pop-soul e contiene elementi, come i fiati, che non sono presenti in altre tracce dell’album. È una parentesi che ci porta in una dimensione soffusa, raffinata ed elegante, legata ad un testo riflessivo che ci trasporta davanti una finestra ad osservare la neve che cade, visione che dona una pace che in qualche modo si ripercuote sul nostro animo e ci aiuta ad alleviare il dolore nei momenti difficili.
GUARDARE IL SOFFITTO
“Guardare il soffitto”, uscito come singolo nell’estate 2020, è una sorta di flusso di coscienza in cui si succedono diversi pensieri, da quelli più profondi a quelli più prosaici, in bilico tra insicurezza e autoironia; il tutto sullo sfondo di un brano dal mood estivo e fresco esaltato dal sound indie-pop.
CHISSÀ
Brano nato dalla collaborazione con la scrittrice trentina Mariavittoria Keller: le strofe sono infatti riprese da un suo scritto intitolato “Curiosità”, contenuto nel libro DiVento. Un testo visionario e criptico che ben si adatta su un tessuto musicale vivace ed energico, con chitarre elettriche a profusione accompagnate da batteria e basso incalzanti e da un muro di synth.
FOGLIE SPARSE
Nato come brano chitarra e voce, contenuto nel primo Ep di Maitea, “Summer Breeze”, questo pezzo è stato riarrangiato per esaltarne la componente eterea, malinconica e onirica, sublimata nel lungo ed intenso crescendo finale. Il testo è un inno alla fragilità, vista non come debolezza ma come ricercatezza; come quella dei fiori che, nonostante siano piccoli, delicati e in balia dei venti, hanno il potere di salvare il mondo.
LANA
Unicum in tutto l’album, questo pezzo piano e voce strizza l’occhio all’indie italiano con un testo romantico e dolceamaro, che canta gli alti e bassi di una storia d’amore. In questo brano Maitea dà prova delle sue doti interpretative, con un cantato capace di esprimere una vasta gamma emotiva.
VENTO
Il brano che chiude l’album è caratterizzato da un mood estivo e da un sound moderno, fresco e coinvolgente. Il testo invita a smettere di aspettare che le cose succedano e a prendere in mano le redini della propria vita; a non aspettare che il vento giri dalla nostra parte, ma ad essere noi stessi vento. Forse il brano più radiofonico, insieme leggero e accattivante, che spicca per carattere nella scrittura sia a livello testuale che musicale, invogliando a “riavvolgere il nastro” per riascoltare l’album da capo.
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