Pensieri al vento

 

L'OPPIO DEI LAVORATORI

Scrivo per rilassarmi un po’. Sento come se la mia identità fosse stata in qualche modo inglobata da un lavoro che non mi sta dando più nulla se non l’oppio moderno: lo stipendio. Ogni mese, come un drogato in attesa della propria dose, attendo quel maledetto bonifico. Ecco, rinizia tutto daccapo. Rientro in quel circolo vizioso, in cui divido tutto ciò che ho guadagnato con il sudore della fronte, fino all’ultimo centesimo. La gioia di ricevere i soldi dura solo pochi istanti, poi tutto si scompone in briciole. Ed ecco, che rinizia l’attesa fino al mese prossimo. Resisti, governa la stanchezza del tuo corpo e della tua mente, racchiudi, nei piccoli istanti di tempo libero, le tue passioni e i fragili momenti di socialità, fai straordinari forzati per mancanza di personale, dormi, mangia e lavora. La vita si riduce a questo. Si diventa automi di uno schiavismo mascherato da indipendenza. Il telefono resta acceso e attivo sul gruppo di lavoro, nel caso “dovesse servire”.... Continua a leggere

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