La malattia polmonare interstiziale (ILD) si riferisce a una serie di gravi problemi polmonari che influenzano la funzione di questo organo respiratorio. Questi problemi peggiorano facilmente e possono causare danni irreversibili che riducono l’aspettativa di vita di una persona. Non ci sono molte opzioni per poter gestire una ILD, specie quando si tratta di una broncopatia cronica (BPCO), dato che si tratta di una condizione con un danno polmonare irreversibile. La terapia inalatoria steroidea, i broncodilatatori, gli antiossidanti e l’ossigenoterapia sono i cardini per mantenere una accettabile qualità di vita. Fino ad un decennio fa, non c’erano molte conoscenze sulla possibilità di modificare l’evoluzione di questa condizione. Ovviamente l’abolizione del fumo di sigaretta e la perdita di peso nei casi di obesità erano (e sono ancora) gli unici fattori preventivi su cui agire. Ecco perché nel 2017 un team della Johns Hopkins Medicine di Baltimora guidato dal professor Erin Michos, ha esplorato diversi fattori di rischio modificabili per questa condizione. Lui ed il suo team hanno esaminato i dati medici di 6.300 partecipanti allo studio inizialmente reclutati per lo Studio Multietnico sull’Aterosclerosi (MESA).
https://www.medicomunicare.it/2021/09/15/malattia-polmonare-cronica-al-vitamina-d-andra-alla-ribalta/
https://www.my101.org/discussione.asp?scrol=1&id_articolo=1429