Siamo entrati a pieno ritmo nell'autunno, le giornate si accorciano progressivamente e a fine mese ci sarà anche il cambio dell'ora, che passerà da legale a solare: insomma, tra qualche settimana riporteremo le lancette indietro di un'ora. Ma attenzione, non è detto che non sia l'ultima volta!
Ma davvero il cambio dell'ora potrebbe essere abolito? Qual è la posizione dell'Italia in proposito?
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire quale sia attualmente la situazione.
Poco più di 3 anni fa, tra luglio e agosto 2018, è stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora: quasi 5 milioni di cittadini dell’Unione Europea hanno risposto a una consultazione, promossa a tale scopo dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia: a esprimersi favorevolmente è stato il 76% dei votanti. Nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri.
Ma cosa accadrà dunque? E' molto probabile che si vada verso una decisione a blocchi: i Paesi meridionali dell’Unione potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre quelli settentrionali manterrebbero per 12 mesi l'ora solare.
L’Italia al momento non ha ancora preso una posizione, al contrario della Francia, che ha deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall'Assemblea Nazionale, di bandire per sempre il cambio orario.
Nel frattempo, noi dobbiamo prepararci a vedere inesorabilmente le giornate accorciarsi.
L’ora solare tornerà in vigore nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021, quando dovremo portare le lancette un’ora indietro, dalle 3 alle 2. Guadagneremo un’ora di sonno, perderemo un’ora di luce al pomeriggio, che guadagneremo invece la mattina.
L’ora solare resterà attiva fino all'ultimo weekend del prossimo mese di marzo (tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022) quando torneremo a spostare in avanti le lancette.
Per quanto ancora sarà così?
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