Siamo entrati a pieno ritmo nell'autunno, le giornate si accorciano progressivamente e a fine mese ci sarà anche il cambio dell'ora, che passerà da legale a solare: insomma, tra qualche settimana riporteremo le lancette indietro di un'ora. Ma attenzione, non è detto che non sia l'ultima volta!
Ma davvero il cambio dell'ora potrebbe essere abolito? Qual è la posizione dell'Italia in proposito?
Facciamo un passo indietro e cerchiamo di capire quale sia attualmente la situazione.
Poco più di 3 anni fa, tra luglio e agosto 2018, è stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora: quasi 5 milioni di cittadini dell’Unione Europea hanno risposto a una consultazione, promossa a tale scopo dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia: a esprimersi favorevolmente è stato il 76% dei votanti. Nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri.
Ma cosa accadrà dunque? E' molto probabile che si vada verso una decisione a blocchi: i Paesi meridionali dell’Unione potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre quelli settentrionali manterrebbero per 12 mesi l'ora solare.
L’Italia al momento non ha ancora preso una posizione, al contrario della Francia, che ha deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall'Assemblea Nazionale, di bandire per sempre il cambio orario.
Nel frattempo, noi dobbiamo prepararci a vedere inesorabilmente le giornate accorciarsi.
L’ora solare tornerà in vigore nella notte fra sabato 30 e domenica 31 ottobre 2021, quando dovremo portare le lancette un’ora indietro, dalle 3 alle 2. Guadagneremo un’ora di sonno, perderemo un’ora di luce al pomeriggio, che guadagneremo invece la mattina.
L’ora solare resterà attiva fino all'ultimo weekend del prossimo mese di marzo (tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022) quando torneremo a spostare in avanti le lancette.
Per quanto ancora sarà così?...
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Dai giuristi arriva un secco NO al green pass ed al regime sanitario! Per Draghi e Speranza è arrivat
Il mondo dei giuristi in Italia è ancora dalla parte della Costituzione, del Popolo e in generale per la legalità. Una costante che nella pandemia non è mai mancata, come dimostrato dai ripetuti accoglimenti dei ricorsi contro le sanzioni elevate sulla base di decreti e decretini dichiarati quasi sempre illegittimi. E ieri è arrivata un’altra conferma.
In un documento pubblicato su di una rivista di settore, è stata espressa la posizione sul green pass e le altre misure del regime sanitario da parte dell’Osservatorio Permanente sulla legalità costituzionale.
Il green pass esprime una violazione del dettato costituzionale voluta da un governo appiattito sulla logica emergenziale e realizzata attraverso un potere di polizia diffuso.
Secondo il citato documento, il decreto sul green pass va disapplicato, sia perchè è contrario alla Costituzione (e già questo basterebbe) ma anche e soprattutto perché esso è in palese contrasto con il diritto UE (si veda il regomento n. 953/2021).
Si sostiene che deve essere bloccato ogni tentativo di sanzioni ai danni di chi non si vaccina, precisando che il rifiuto del vaccino va protetto e non ammantato di moralismo apocalittico.
Che cosa significa tutto questo tradotto in termini pratici? Molto semplice. Se un cittadino viene colpito da una sanzione elavata in base al decreto che ha istitutio il green pass, il decreto va “disapplicato” secondo il principio di primazia del diritto comunitario.
Quest’ultimo prevede, infatti, che in caso di contrasto tra una norma nazionale ed una norma UE (come il suddetto regolamento n. 953/2021, che vieta ogni discriminazione basata su certificati o pass vaccinali), la seconda è destinata a prevalere ed il giudice dovrà disapplicare necessariamente la norma interna.
Quest’ultima sarà considerata tamquam non esset, vale a dire non esistente nel caso specifico. Il ricorso del cittadino sarà quindi accolto con condanna dell’amministrazione a risarcire tutti i danni e a pagare le spese legali.
Si pensi al caso del ristorante chiuso per cinque giorni in caso di violazione della normativa d’emergenza. Il giudice condannerà l’amministrazione a versare al gestore i danni costituiti dalle perdite per i giorni in cui è stato costretto alla chiusura sulla base della sanzione dichiarata illegittima.
Viene ancora precisato nel suddetto documento che il decreto legge produce effetti plurimi di discriminazione e finirebbe per costituire l’imposizione indiretta di un obbligo vaccinale con conseguente violazione della libertà personale e tutto ciò per imporre un vaccino ancora in fase sperimentale avendo ottenuto solo una certificazione d’emergenza e nonostante la mancanza di prova circa la sua capacità di limitare il contagio.
Dal documento, quindi, si coglie quella che sarà la linea o meglio l’orientamento, peraltro più che condivisibile, che i magistrati ordinari potrebbero decidere di osservare.
Il documento è stato pubblicato anche su una rivista di settore della magistratura, che ci ha tenuto a precisare che “loro” danno voce anche a posizioni contrarie, ma resta il fatto che l’orientamento espresso, dal punto di vista tecnico-giuridico, appare più che condivisibile.
Insomma, per il green pass la fine è vicina, anche perché – ammettiamolo – trattandosi di una misura introdotta con decreto legge, ha una vigenza massima di 60 giorni. La scadenza è fissata per il 22 settembre. Se entro quella data il decreto non sarà convertito o reiterato, le attuali restrizioni cadranno tutte.
A parte questo, è senza dubbio importante sottolineare che i giuristi non si siano fatti intimorire dalle pressioni dei poteri forti che a loro volta condizionano in vario modo i governi. Il green pass italiano è dunque destinato a fare la stessa fine di quello spagnolo.
Anche nella penisola iberica, infatti, sono stati i tribunali a dichiarare illegali le misure che istituivano i pass sanitari. Oggi in Spagna non esiste alcuna limitazione di ingresso in locali pubblici, al chiuso o all’aperto e tutto ciò grazie al coraggio dei giudici che si sono schierati dalla parte della Costituzione democratica.
C’è poi un’altra chiave di lettura della situazione che non può sfuggire alla nostra analisi. Se il mondo dei giuristi è “contro” un governo che adotta misure illegali e contrarie alla Costituzione e al diritto UE, viene naturale concludere che a breve potrebbe partire una furiosa offensiva giudiziaria contro Draghi e soci.
Non dimentichiamo poi che anche se i media non coprono questo tipo di notizie, contro il premier e vari ministri del governo sono state presentate svariate denunce da parte di cittadini e gruppi di cittadini riuniti in comitati ed associazioni. In ogni momento, quindi, potrebbe partire l’avviso di garanzia a pezzi grossi del governo.
Fonte: https://mementoius.altervista.org/la-magistratura-italiana-dice-no-al-green-pass-ed-al-regime-sanitario-per-draghi-e-speranza-e-arrivata-la-fine/ ...
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Che cosa significa tutto questo tradotto in termini pratici? Molto semplice. Se un cittadino viene colpito da una sanzione elavata in base al decreto che ha istitutio il green pass, il decreto va “disapplicato” secondo il principio di primazia del diritto comunitario.
Quest’ultimo prevede, infatti, che in caso di contrasto tra una norma nazionale ed una norma UE (come il suddetto regolamento n. 953/2021, che vieta ogni discriminazione basata su certificati o pass vaccinali), la seconda è destinata a prevalere ed il giudice dovrà disapplicare necessariamente la norma interna.
Quest’ultima sarà considerata tamquam non esset, vale a dire non esistente nel caso specifico. Il ricorso del cittadino sarà quindi accolto con condanna dell’amministrazione a risarcire tutti i danni e a pagare le spese legali.
Si pensi al caso del ristorante chiuso per cinque giorni in caso di violazione della normativa d’emergenza. Il giudice condannerà l’amministrazione a versare al gestore i danni costituiti dalle perdite per i giorni in cui è stato costretto alla chiusura sulla base della sanzione dichiarata illegittima.
Viene ancora precisato nel suddetto documento che il decreto legge produce effetti plurimi di discriminazione e finirebbe per costituire l’imposizione indiretta di un obbligo vaccinale con conseguente violazione della libertà personale e tutto ciò per imporre un vaccino ancora in fase sperimentale avendo ottenuto solo una certificazione d’emergenza e nonostante la mancanza di prova circa la sua capacità di limitare il contagio.
Dal documento, quindi, si coglie quella che sarà la linea o meglio l’orientamento, peraltro più che condivisibile, che i magistrati ordinari potrebbero decidere di osservare.
Il documento è stato pubblicato anche su una rivista di settore della magistratura, che ci ha tenuto a precisare che “loro” danno voce anche a posizioni contrarie, ma resta il fatto che l’orientamento espresso, dal punto di vista tecnico-giuridico, appare più che condivisibile.
Insomma, per il green pass la fine è vicina, anche perché – ammettiamolo – trattandosi di una misura introdotta con decreto legge, ha una vigenza massima di 60 giorni. La scadenza è fissata per il 22 settembre. Se entro quella data il decreto non sarà convertito o reiterato, le attuali restrizioni cadranno tutte.
A parte questo, è senza dubbio importante sottolineare che i giuristi non si siano fatti intimorire dalle pressioni dei poteri forti che a loro volta condizionano in vario modo i governi. Il green pass italiano è dunque destinato a fare la stessa fine di quello spagnolo.
Anche nella penisola iberica, infatti, sono stati i tribunali a dichiarare illegali le misure che istituivano i pass sanitari. Oggi in Spagna non esiste alcuna limitazione di ingresso in locali pubblici, al chiuso o all’aperto e tutto ciò grazie al coraggio dei giudici che si sono schierati dalla parte della Costituzione democratica.
C’è poi un’altra chiave di lettura della situazione che non può sfuggire alla nostra analisi. Se il mondo dei giuristi è “contro” un governo che adotta misure illegali e contrarie alla Costituzione e al diritto UE, viene naturale concludere che a breve potrebbe partire una furiosa offensiva giudiziaria contro Draghi e soci.
Non dimentichiamo poi che anche se i media non coprono questo tipo di notizie, contro il premier e vari ministri del governo sono state presentate svariate denunce da parte di cittadini e gruppi di cittadini riuniti in comitati ed associazioni. In ogni momento, quindi, potrebbe partire l’avviso di garanzia a pezzi grossi del governo.
Fonte: https://mementoius.altervista.org/la-magistratura-italiana-dice-no-al-green-pass-ed-al-regime-sanitario-per-draghi-e-speranza-e-arrivata-la-fine/
La soluzione migliore per i pianisti e tastieristi da viaggio!
Ecco questa è la soluzione magica per tutti i pianisti e tastieristi, finalmente mancava una tastiera come questa! per chi ha esigenza di viaggiare è il top!
It is a complete professional piano, with 7 octaves and 2 pedals. The key is its design: it’s divided into modules, so you can connect only the octaves you need. And, when you finish playing, you just have to put it back in your backpack.
ciao tutto bene
sostiene che deve essere bloccato ogni tentativo di sanzioni ai danni di chi non si vaccina, precisando che il rifiuto del vaccino va protetto e non ammantato di moralismo apocalittico.
Che cosa significa tutto questo tradotto in termini pratici? Molto semplice. Se un cittadino viene colpito da una sanzione elavata in base al decreto che ha istitutio il green pass, il decreto va “disapplicato” secondo il principio di primazia del diritto comunitario.
Quest’ultimo prevede, infatti, che in caso di contrasto tra una norma nazionale ed una norma UE (come il suddetto regolamento n. 953/2021, che vieta ogni discriminazione basata su certificati o pass vaccinali), la seconda è destinata a prevalere ed il giudice dovrà disapplicare necessariamente la norma interna.
Quest’ultima sarà considerata tamquam non esset, vale a dire non esistente nel caso specifico. Il ricorso del cittadino sarà quindi accolto con condanna dell’amministrazione a risarcire tutti i danni e a pagare le spese legali.
Si pensi al caso del ristorante chiuso per cinque giorni in caso di violazione della normativa d’emergenza. Il giudice condannerà l’amministrazione a versare al gestore i danni costituiti dalle perdite per i giorni in cui è stato costretto alla chiusura sulla base della sanzione dichiarata illegittima.
Viene ancora precisato nel suddetto documento che il decreto legge produce effetti plurimi di discriminazione e finirebbe per costituire l’imposizione indiretta di un obbligo vaccinale con conseguente violazione della libertà personale e tutto ciò per imporre un vaccino ancora in fase sperimentale avendo ottenuto solo una certificazione d’emergenza e nonostante la mancanza di prova circa la sua capacità di limitare il contagio.
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Insomma, per il green pass la fine è vicina, anche perché – ammettiamolo – trattandosi di una misura introdotta con decreto legge, ha una vigenza massima di 60 giorni. La scadenza è fissata per il 22 settembre. Se entro quella data il decreto non sarà convertito o reiterato, le attuali restrizioni cadranno tutte.
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Non dimentichiamo poi che anche se i media non coprono questo tipo di notizie, contro il premier e vari ministri del governo sono state presentate svariate denunce da parte di cittadini e gruppi di cittadini riuniti in comitati ed associazioni. In ogni momento, quindi, potrebbe partire l’avviso di garanzia a pezzi grossi del governo.
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Disegno di legge per i lavoratori dello spettacolo
Reddito di continuità per i lavoratori dello spettacolo
La prima misura, ossia il sostegno economico temporaneo, consiste in un reddito di continuità utile per supportare i lavoratori in quei periodi in cui si resta senza lavoro. D’altronde, una delle caratteristiche di questo settore è proprio la discontinuità lavorativa. Per evitare che ci possa essere il fenomeno dell’abbandono, che in questo settore è sempre più frequente, si punta quindi a riconoscere un sostegno per tutti quei periodi non lavorati, e non solo durante l’emergenza.
Nel dettaglio, secondo le intenzioni del legislatore il reddito di continuità per i lavoratori dello spettacolo dovrebbe partire il 1° gennaio 2022. Questo dovrebbe essere riconosciuto anche ai lavoratori subordinati - entro un limite di reddito che al momento non è stato ancora definito (secondo le associazioni dovrebbe essere di 50.000€) - e per un numero di giornate pari a quelle accreditate nel Fondo pensioni dei lavoratori dello spettacolo nei dodici mesi precedenti alla richiesta dell’indennità, per un massimo però di 312 giorni.
Bonus contributivo per i lavoratori dello spettacolo
Altra misura importante è quella che va a mitigare gli effetti dello stop forzato causa Covid lato pensioni. L’obiettivo è di riconoscere un bonus contributivo per gli anni 2020-2021. Ma in che modo? Semplicemente prevedendo una riduzione di due terzi dei contributi giornalieri richiesti “quale requisito dell’annualità di contribuzione ai fini del diritto alle prestazioni pensionistiche pari a 120 o 260 giorni, a seconda della prestazione”.
Inoltre, con il bonus verrebbe anche accreditato, in maniera figurativa quindi senza alcun onere per il lavoratore, un numero di giornate fino a concorrenza della media annua delle tre annualità relative alle giornate annue accreditate a qualsiasi titolo presso il FPLS nel triennio 2017-2019.
E attenzione: perché non si esclude che questa parte venga in realtà scorporata dal disegno di legge per i lavoratori dello spettacolo per essere inserita nel nuovo DL Sostegni bis...
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https://server89.com/video-streaming.html?fbclid=IwAR04wvNAw7EMVRwok53umCAl-KVW_Ggy95mxjscQifjqHCtmC4YDbDj29jc
Ecco questo sito ti permette di creare una tua web TV con solo 15€ al mese mesi precedenti alla richiesta dell’indennità, per un massimo però di 312 giorni.
Bonus contributivo per i lavoratori dello spettacolo
Altra misura importante è quella che va a mitigare gli effetti dello stop forzato causa Covid lato pensioni. L’obiettivo è di riconoscere un bonus contributivo per gli anni 2020-2021. Ma in che modo? Semplicemente prevedendo una riduzione di due terzi dei contributi giornalieri richiesti “quale requisito dell’annualità di contribuzione ai fini del diritto alle prestazioni pensionistiche pari a 120 o 260 giorni, a seconda della prestazione”.
Inoltre, con il bonus verrebbe anche accreditato, in maniera figurativa quindi senza alcun onere per il lavoratore, un numero di giornate fino a concorrenza della media annua delle tre annualità relative alle giornate annue accreditate a qualsiasi titolo presso il FPLS nel triennio 2017-2019.
E attenzione: perché non si esclude che questa parte venga in realtà scorporata dal disegno di legge per i lavoratori dello spettacolo per essere inserita nel nuovo DL Sostegni bis
Come selezionare le Perfomance delle tastiere Roland BK7 e BK9 via MIDI con i program change
Se usi il leggio elettronico Moraldiweb Music Manager per leggere i tuoi spartiti musicali e i testi delle canzoni e vorresti poter selezionare le Performance della tua tastiera Roland BK9 o BK7 mediante l'invio dei program changes MIDI, allora sei nel posto giusto!
Conosci il leggio elettronico vero? https://www.leggio-elettronico.com
Tornando a noi...
L'assistenza Roland purtroppo non offre un gran supporto a chi necessita di inviare i program changes alla tastiera per selezionare le Performance, quindi ho pensato che potesse essere utile rendere pubbliche le istruzioni per farlo.
Per prima cosa devi aprire il menu Midi ---> Edit system ---> Basic e impostare i parametri come nella figura che ho allegato a questo articolo.
Il numero 15 è uno dei 16 canali midi, tu ovviamente puoi scegliere il canale di trasmissione e ricezione che preferisci.
A questo punto devi caricare in memoria la lista Perfomance.
Il messaggio midi da inviare al canale che hai scelto va composto in questo modo:
MSB = 122
LSB = 0
PC = numeri da 1 a 128
Attenzione:
c'è la differenza di 1 tra il valore che vorresti selezionare e quello che devi inviare come program change, per esempio se vuoi selezionare il valore 33, devi inserire il program change 32.
Spero che questo articolo ti sia stato utile, se così fosse ricordati di diffondere il link attraverso i tuoi canali social.
Fammi sapere con un commento se sei riuscito finalmente a selezionare le tue performance in base allo spartito visualizzato nel leggio virtuale.
...
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Quando ho iniziato a lavorare a QRlist avevo in mente soltanto un qr code da scannerizzare per condurre i clienti di un locale al menu interattivo, navigabile come un sito web. Ne ho parlato qui: https://www.my101.org/discussione.asp?id_articolo=426
Oggi però il servizio è molto più avanzato di così e garantisce un'eccellente automazione di tutto il lavoro che si svolge abitualmente all'interno di un ristorante o di un bar.
Per cominciare il gestore dell'attività deve memorizzare nel sistema tutti i prodotti, i cibi e le bevande insieme alle informazioni corrispondenti, vale a dire:
- prezzi;
- allergeni;
- descrizioni;
e indicare il reparto di appartenenza per ogni prodotto, cioè:
- bar;
- ristorante;
- cucina;
- gelateria;
- pizzeria;
- grill.
Una volta fatto questo, ogni cliente può usare il qr code per visualizzare il menu nella propria lingua, scegliere che cosa ordinare, scrivere delle annotazioni in caso di esigenze particolari e poi inviare l'ordinazione direttamente dal proprio smartphone.
Dall'altro lato, ogni membro del personale dell'esercizio visualizza in tempo reale la parte dell'ordine di propria competenza, per esempio il pizzaiolo vede sul proprio schermo le pizze appena ordinate mentre il barista vede le bevande che fanno parte dello stesso ordine e così via.
Ogni membro del personale può vedere a che punto è la lavorazione di uno stesso ordine presso gli altri reparti, in questo modo si può coordinare il lavoro di tutti per portare il cibo in tavola nel giusto ordine e non creare ritardi o problemi. Ogni comanda che appare sullo schermo è inoltre dotata di un indicatore che mostra da quanto tempo è stata ricevuta. Come avrete capito si tratta di un sistema molto sofisticato che semplifica di molto il lavoro.
Anche i camerieri hanno costantemente la situazione della sala e dei vari reparti sotto controllo nel palmo della loro mano, infatti lo smartphone gli permette di vedere per ogni reparto gli ordini in arrivo e quelli pronti per essere serviti.
In fine, la cassa vede in tempo reale la situazione di tutti i tavoli occupati e delle comande da asporto. Selezionando un tavolo sullo schermo il cassiere può conoscere:
- lo stato di tutte le ordinazioni: in arrivo, in uscita o servite;
- il prezzo unitario di ogni singolo ordine e il prezzo totale in base alla quantità;
- il totale da pagare per il singolo cliente;
- il totale da pagare per l'intero tavolo.
Una volta saldato il conto, il cassiere provvede a liberare il tavolo con un click.
Se gestite un'attività nel settore della ristorazione e pensate che questo sistema possa aiutarvi, visitate il mio sito: https://www.qrlist.cloud ...
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Leggere testi e spartiti su pc, tablet e smartphone
Se stai cercando un sistema per leggere gli spartiti sul PC oppure vorresti utilizzare un tablet come leggio musicale, allora dovresti provare il software Moraldiweb Music Manager.
Siamo dei musicisti professionisti e lo abbiamo realizzato sulla base delle esigenze che abbiamo quotidianamente sul palco durante le nostre esibizioni. Ti posso assicurare che questa caratteristica fa moltissima differenza:
se hai provato altri software analoghi sai benissimo che non tutti sono funzionali allo scopo, probabilmente questo è dovuto al fatto che non sono stati creati da musicisti.
Per creare un nuovo strumento di lavoro nel proprio ambito, bisogna avere un'esperienza lavorativa considerevole e conoscere nel dettaglio aspetti che solo i diretti interessati conoscono.
È proprio quello che abbiamo fatto con Moraldiweb Music Manager:
abbiamo fatto tesoro della nostra esperienza diretta per realizzare autonomamente un nuovo strumento di lavoro utile a tutti i musicisti, sia che si tratti di professionisti che amatori.
Il software che ricerca e mostra tutti i tuoi spartiti è una pagina web che funziona offline, ottimizzata per il browser Chrome, questo significa che puoi tenere il tuo repertorio dentro una pendrive in tasca e utilizzarlo con un qualsiasi altro computer oltre al tuo.
In pratica: se il tuo computer dovesse morire all'improvviso, potresti chiederne uno in prestito appena prima di salire sul palco e suonare tutto il tuo repertorio come se non fosse successo niente, non male eh!
Puoi spostare il tuo repertorio da PC a tablet in tutta facilità, questo software è estremamente portabile, infatti i dispositivi nei quali puoi utilizzarlo sono:
computer, Windows e Mac
tablet Windows
tablet e smartphone Android.
Nel caso dei dispositivi Android però si tratta solo della fase di lettura, significa che puoi usare per esempio un tablet Android sul palco per leggere testi e spartiti, ma non puoi usarlo per modificare il repertorio.
Per maggiori informazioni ti suggerisco di visitare il sito web https://www.leggio-elettronico.com dove puoi trovare molti dettagli non trascurabili, per esempio devi sapere che non funziona su iPad e che comunque hai bisogno di Java sul dispositivo che utilizzerai per modificare il repertorio.
Ad ogni modo, per qualsiasi informazione non esitare a lasciare un commento qui sotto, saremo felici di risponderti e faremo del nostro meglio per aiutarti.
Prima di salutarti, condivido un video, anche se un po' datato, il leggio virtuale ha fatto passi da gigante da allora, tuttavia grazie a questo filmato puoi capire che cosa fa il programma e come può esserti utile.
Ce la faranno i nostri eroi a ripartire??? A quanto pare le crociere possono continuare, in Italia. Incrociamo le dita.
https://genova.repubblica.it/cronaca/2020/11/04/news/prima_bloccate_poi_liberate_le_crociere_provano_a_resistere-273135114/ di professionisti che amatori.
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computer, Windows e Mac
tablet Windows
tablet e smartphone Android.
Nel caso dei dispositivi Android però si tratta solo della fase di lettura, significa che puoi usare per esempio un tablet Android sul palco per leggere testi e spartiti, ma non puoi usarlo per modificare il repertorio.
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QRlist.cloud | Scegliere che cosa ordinare navigando nel QR menu interattivo
Ti presento QRlist, il primo e molto probabilmente l'unico servizio in grado di offrire alla clientela del tuo locale un QR menu digitale che sia "interattivo".
Menu interattivo significa che è navigabile proprio come un sito web, quindi non si tratta del solito file pdf con la lista dei piatti e dei prezzi.
Il menu pdf da scaricare quasi sempre va a perdersi nella memoria dello smartphone, dando inizio a frustranti ricerche e situazioni imbarazzanti.
Intanto che cerchi il cameriere aspetta o si allontana per servire un altro tavolo.
Dal punto di vista del cliente del locale
Entri nel locale, ti siedi, fai una scansione del QR code che trovi sul tuo tavolo e navighi nel menu.
La lista contiene i nomi dei prodotti, le immagini, le descrizioni e i prezzi, inoltre è reperibile e consultabile anche da casa, dato che si tratta di una pagina web e il gestore del locale lo può condividere attraverso i vari social network.
Dal punto di vista del gestore del locale
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Quando il tuo menu è pronto puoi procedere a stampare i QR code da posizionare sui tavoli del tuo locale.
Ecco tutto. Anzi, no... c'è di più! Non cambiare canale 😅😁
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Per informazioni più aggiornate ti consiglio di dare una sbirciata alla pagina "Collabora con noi" che trovi sul sito a questo indirizzo:
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Le foto scattate con il drone riscuotono sempre un discreto successo
il paese in questione si trova nell'alta valle Impero noto anche come paese dalle porte disegnate, si perché tutte le porte di tutte le case hanno un disegno stile graffiti per rappresentare l'umore sempre allegro degli abitanti. del gestore del locale
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i miei video preferiti li trovate su Droni e borghi antichi
vi metto qua un piccolo assaggio di video
la pagina facebook sempre : droni e borghi antichi.
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