Casavatore – Cantiere dell’igiene urbana, assunti esponenti del clan Ferone. Circola da mesi, anche se l’assunzione sarebbe avvenuta più di qualche anno fa, la voce sempre più insistente che il genero del boss, Ernesto Ferone - in carcere per scontare una condanna a oltre vent'anni per omicidio e reati associativi -, sia stato integrato tra le maestranze della ditta Ecologia Falzarano (oggi in amministrazione giudiziaria) e che solo pochi giorni fa ha registrato l’arresto del titolare Lorenzo Falzarano e la moglie Loredana De Simone per un evasione fiscale di circa 80 milioni di euro ad opera della Guardia di Finanza. L’assunzione sarebbe avvenuta in piena campagna elettorale nel 2020 e avrebbe registrato anche ulteriori assunzioni di altre due unità non contemplate nel capitolato e nemmeno presenti nella forza lavoro numericamente documentata nel corso di questi ultimi anni. A destare scalpore e l’assenza di atti e di controlli da parte del comune non solo sulle assunzioni non previste che hanno generato un aumento dei costi ma anche sul mancato rispetto del capitolato che resta mera scrittura solo sulla carta. Il clan Ferone, come documentato negli atti dello scioglimento del 2017, a Casavatore controllerebbe quasi tutto. Dai voti sporchi, alle feste patronali, alle assunzioni e in alcuni casi anche sulla scelta di candidati alle elezioni vicini alle esigenze di tenere sotto controllo appalti e edilizia pubblica e privata. In città hanno poca voglia di commentare l’accaduto, ed è difficile abbattere quel muro di omertà che aleggia e che rende subito il quadro plastico di come in questi territori il clan Ferone incute timore reverenziale o in alcuni casi, certezze di “tranquillità”. Eppure, qualcuno pare abbia segnalato restando però lettera morta in attesa dei controlli che potrebbero dirimere questa ennesima nebbia.
L.V.
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