In molte ricerche pubblicate da partire dal 2014, vari gruppi di ricercatori hanno studiato l’espressione genica e l’attività di molti componenti delle cascate infiammatorie al fine di introdurre un nuovo FANS per il trattamento delle malattie infiammatorie reumatiche, note per avere un altissimo tasso di invalidità e compromissione della qualità della vita. I noti FANS sono usati per trattare il dolore e l’infiammazione patologici, attraverso l’inibizione dell’enzima ciclo-ossigenasi (COX) per bloccare la sintesi delle prostaglandine. Come sanno tutti, rimangono il trattamento di prima linea per osteoartrosi e patologie reumatiche autoimmuni per alleviare l’infiammazione e il dolore. Nonostante l’effetto benefico, il loro uso è accompagnato da un’ampia varietà di possibili effetti collaterali a livello gastrointestinale e renale. Una collaborazione dell’Università di Messina con l’Università di Teheran iniziata dieci anni fa ha lanciato una molecola del tutto nuova. L’acido alfa-L-guluronico, derivato dalla modifica di una molecola di glucosio, è stato studiato come un nuovo agente antinfiammatorio.
medicomunicare.it/2022/06/02/alla-ricerca-di-farmaci-senza-effetti-collaterali-il-caso-del-g2013-per-trattare-le-infiammazioni-e-le-sindromi-autoimmuni/
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