In realtà si, ma essendo un nuraghe la sua storia è piuttosto lunga. Si tratta di un complesso unico per la zona, situato nel comune di Arzachena nella valle di Capichera. Risalente al II millennio a. C è ciò che rimane di un villaggio costituito da un nuraghe e 90-100 capanne distribuito su cinque ettari. Il nuraghe, di tipo complesso a thòlos, tipologia piuttosto rara in Gallura, controlla un'area di diversi chilometri quadrati; il suo ruolo prominente è confermato dalla dimensione, dalla complessità della sua stessa struttura architettonica.
L'edificio ha una torre centrale (mastio) e due torri laterali che formano un bastione. L'ingresso del mastio è contraddistinto da una massiccia architrave di 3,20 m di lunghezza. La camera centrale possiede una falsa cupola alta più di 8 metri, ed è dotata di tre nicchie. Il bastione è ulteriormente protetto da una muraglia che delimita un ampio cortile.
All'interno del cortile è presente un pozzo di oltre 7 metri di profondità e ancora oggi funzionante. Nella fondo del pozzo sono stati rinvenuti numerosi reperti ceramici. Tra questi ci sono molte tipologie askoidi, abbellite con elaborate decorazioni e recanti tracce di riparazioni, indizi che danno prova del loro valore. Gli askoi non erano destinati a contenere semplicemente i liquidi, ma sono chiaramente destinati ad altri usi.
La "capanna delle riunioni" è un edificio a pianta circolare che si trova, forse non casualmente, a breve distanza dal pozzo. La panchina interna a forma di anello poteva ospitare 12 persone. L'importanza del luogo è ulteriormente confermata dalla scoperta di un vaso di forma e decorazione piuttosto inconsueta. Il vaso era probabilmente utilizzato per contenere una bevanda, forse un decotto o un distillato, il cui consumo era forse limitato ad un piccolo numero di persone, probabilmente le 12 persone che partecipavano alle riunioni.
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