C'è stato un tempo in cui credevo nell'amore che può tutto, ora invece sono molto disillusa. In quel tempo credevo anche che sarei diventata una scrittrice prima o poi.
Per arrivare al punto, ieri per caso ho ritrovato il principio di quello che poteva essere un racconto valido, se avessi continuato, ma ho avuto un blocco e non sono riuscita ad andare avanti. Ve lo ripropongo qui, in questo unico luogo dell'etere in cui non mi sento giudicata, ma capita.
Un attimo. In un solo attimo cambiò tutto. La vide e capì che era lei che stava aspettando da tutta una vita. Non ne conosceva il nome, l'età, cosa facesse nella vita, sapeva soltanto che era lei. Era lei e basta. Ora ripercorreva gli istanti di quell'apparizione, a stento ricordava cosa stava facendo e perché, ricordava solo lei. Con estrema fatica era riuscito a ricostruire i fatti: stava camminando per strada, doveva tornare all'auto, la gente correva, ad un certo punto si era voltato, qualcuno l'aveva chiamato e in quell'istante era passata lei: un angelo, una dea, non sapeva dirlo. Sapeva soltanto che si era dovuto appoggiare ad un palo, che fortunatamente era lì, per non cadere. Aveva sentito una fitta al cuore, come se qualcosa lo avesse trafitto. L'aveva vista per pochi istanti soltanto, ma la sua anima ormai era stata marchiata a fuoco dalla sua presenza. Il tempo si era fermato. Osservandola sembrava una ragazza tra tante: era avvolta in un maglione piuttosto largo, quasi si volesse nascondere, non troppo alta, un po' in carne, capelli scuri, occhi scuri, lucidi, forse aveva pianto, forse aveva freddo, forse stava male, non poteva dirlo, ma avrebbe voluto scoprirlo. Poteva dire soltanto che gli occhi di quella donna erano buoni, intelligenti e vivi.
In quella strana mattina invernale, lei non correva come gli altri, sembrava non aver fretta, si guardava intorno con l'aria di un cucciolo che sta scoprendo il mondo e sorrideva. Un sorriso caldo, avvolgente che era riuscito a trapassarlo da parte a parte.
Più tardi a casa, seduto sul divano non riusciva a smettere di pensare a lei. La vedeva ovunque, la sentiva, sentiva che era lì ed ormai aveva una sola certezza: doveva ritrovarla.