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Nuovo incontro del Circolo Culturale “L’Agorà”: su Ermete Pierotti

Nuovo incontro del Circolo Culturale “L’Agorà”: su Ermete Pierotti

Il prossimo 31 Ottobre sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, sarà disponibile la conversazione, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”sul tema "Ermete Pierotti, il René Belloq non celebrato in Patria". Il nuovo incontro, predisposto dal sodalizio culturale reggino, vedrà come gradita ospite la ricercatrice toscana Elena Pierotti. La storia di quest’uomo, il primo ricercatore ad avventurarsi all’interno del Monte Sacro, è talmente travagliata da sembrare mistificatoria. Si tratta di un ingegnere militare di grande esperienza e talento, nato a Modena nel 1821. Di stanza a Genova, accusato di diserzione e di complicità nel furto di beni militari, nel 1849 venne cacciato dall’esercito. Egli, Cattolico liberale, pieno di energie, dopo le tristi vicende lasciò la Patria e si recò a Gerusalemme. Per sbarcare il lunario svolse diversi lavori, nel tentativo di coronare il suo sogno: cercare di svelare i misteri del Monte del Tempio. Per il gran bisogno di lavorare, nell’estate del 1856 il nostro assistette un ingegnere turco, Assad Effendi, nel restauro del principale acquedotto della città. Questo impegno gli permise di avventurarsi all’interno del Monte del Tempio, in cui si trovano tuttora importanti riserve d’acqua, e di compiere ricerche. I lavori di manutenzione dell’acquedotto, dove furono impiegati, vista la particolare siccità degli anni 1858 e 1859, numerosi tecnici, furono per Ermete Pierotti motivo di completamento del progetto iniziale che vide il suo coronamento con la pubblicazione nel 1864 in Inghilterra del libro Jerusalem Explored, ossia la Gerusalemme esplorata. Purtroppo i fatti accaduti nel 1849 in Italia lo bollarono per il resto dei suoi giorni. In ogni modo il ricercatore inglese Charles Warren, conducendo ulteriori studi, decretò che le mappe del valente ingegnere italiano, pur se in alcuni casi approssimative ed imprecise, erano unicamente contestabili per le dimensioni delle strutture sotterranee visitate.Questi alcuni dei dati che sono emersi nel corso della conversazione, alla quale ha partecipato la ricercatrice toscana Elena Pierotti. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione,organizzata dal sodalizio culturale reggino,sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da martedì 31 ottobre.