Discussione

Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza una conversazione sul Mito della Fata Morgana .

Il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza una conversazione sul Mito della Fata Morgana .

Venerdì 8 Marzo il Circolo Culturale “L’Agorà” organizza una Giunge alla tredicesima edizione la conversazione sul tema „Miti e Leggende nell'Area dello Stretto” organizzata dal Circolo Culturale „L'Agorà”. Nel corso della precedente edizione, il sodalizio culturale reggino ha inteso collocare, all’interno di una «mostra virtuale», una serie di installazioni in rete, facenti parte di uno spazio espositivo, dove sono ubicate le opere dell’artista reggina Eugenia Musolino. Nel corso della nuova conversazione, a cura di Gianni Aiello (Presidente del Circolo Culturale “L’Agorà”) saranno accesi i riflettori sulla Fata Morgana. Un percorso tra letteratura, antiche credenze. Tornando al mondo reale tali effetti visivi si verificano in determinate condizioni atmosferiche nell’Area dello Stretto, nello specchio d’acqua tra Reggio e Messina, nel corso delle giornate estive, prive di vento. In quelle condizioni climatiche quando un fenomeno ottico ne rifrange la luce. Esso mostra le residenze abitative e la costiera siciliana in movimento o capovolte. Il programma della manifestazione “Miti e Leggende nell’Area dello Stretto”, organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà” ha come scopo di rievocare tali eventi, quali pertinenze dell'area dello Stretto, crocevia di antiche civiltà, dove vennero collocati i miti più famosi del passato. Lungo le sponde calabro-sicule, crocevia di antiche civiltà, vennero collocati i miti più famosi del passato e leggende popolari che offrirono spunti preziosi a poeti, scrittori e ricercatori di tutto il mondo. Suggestionati dalle pagine dell'Odissea, viaggiatori stranieri di ogni tempo hanno sempre avvertito una paura ancestrale attraversando quel tratto di mare dove " ... le onde greche vengono a cercare le latine ..." . Un percorso tra letteratura, antiche credenze. Il suo nome si diffuse nelle letterature romanze attraverso la poesia narrativa francese (e la forma italiana tradusse per tempo quella dell'antico francese Morgain), connesso alla leggenda arturiana e in genere al ciclo della Tavola Rotonda. Morgana appare anche in racconti fantastici posteriori e non correlati al ciclo di re Artù, spesso come personificazione del fenomeno ottico del miraggio. Per esempio, la "Fata Morgana" appare nella fiaba “I cigni selvatici” di Hans Christian Andersen. Secondo la tradizione Morgana curò le profonde ferite, riportate da re Artù durante una sanguinosa battaglia, lungo le pendici dell’Etna. La Fata Morgana rimase entusiasta dalla bellezza di quei luoghi, tanto che, secondo la leggenda, edificò una fortezza di cristallo nelle profondità delle acque dello Stretto di Messina. Sempre secondo tale letteratura si narra che Morgana, illudeva quei navigatori che, desiderosi di attraversare lo Stretto, con illusioni ottiche. A seguito di tali miraggi, le imbarcazioni, non riuscivano a stabilire la giusta rotta e, tragicamente naufragavano sulle coste. Tornando al mondo reale tali effetti visivi si verificano in determinate condizioni atmosferiche nell’Area dello Stretto, nello specchio d’acqua tra Reggio e Messina, nel corso delle giornate estive, prive di vento. Con quelle condizioni climatiche si verifica un fenomeno ottico, dovuto alla creazione di un condotto atmosferico capace di rinfrangere la luce. Esso mostra le residenze abitative e la costiera siciliana in movimento o capovolte. Queste alcune delle cifre che saranno state oggetto di analisi nel corso della conversazione organizzata dal Circolo Culturale “L’Agorà”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data da venerdì 8 Marzo.