Ok…dai!!! Che tu sia un Premio Nobel, un illustre ricercatore financo Nostro Signore hai tutto il diritto di esporre le tue conclusioni scientifiche vestendole da verità assoluta. Ma se poi ti fai prendere la mano dichiarando di poterlo dimostrare e la tua prova provata te la sogni solo tu la notte a discapito di ogni genere di verifica da parte di terzi che finisce a carte quarantotto… beh…allora dovresti essere proprio Nostro Signore…ci sta…rientra tra le sue “competenze”. ;-)
Forse non tutti rammentano quando durante il periodo più nero della pandemia COVID il medico francese Didier Raoult si sperticava nell’affermare di aver individuato una cura, l’idrossiclorochina, con relativa ampia eco mediatica grazie anche al galvanizzato “endorsement” di Donald Trump (nytimes.com/2020/04/01/health/hydroxychloroquine-coronavirus-malaria.html). Superfluo dire che tale affermazione fu ampiamente messa in discussione da moltissimi altri scienziati, mentre è meno scontato pensare che una simile querelle continui ancora adesso (motivo del Post). Ma chi è il Dr Didier Raoult? Un microbiologo francese in pensione (ma…Toh!) specializzato in malattie infettive che incarna tutto quanto gira per il verso sbagliato nell’attuale campo della ricerca scientifica. Eppure…dal 2008 al 2022 ha diretto l’Istituto di Ricerca sulle malattie tropicali a Marsiglia…eppure è autore di 2.300 pubblicazioni (in pratica la bellezza di 2 a settimana per vent’anni) nonché uno dei microbiologi più menzionati al mondo (il perchè sarebbe inutile ripeterlo, dal momento che poneva la sua firma su tutti gli studi che chiunque pubblicasse all’interno del suo Istituto).
Che poi le malattie tropicali abbiano un nesso con il Sars-Cov-2, almeno per il sottoscritto, rimane un mistero mentre non lo è il fatto che l’idrossiclorochina trovi impiego come antimalarico, farmaco che ovviamente il Dr Raoult conosce bene. E così, passare dal trattamento della Malaria alla Covid è stato un attimo tanto che nel 2020, l’illustre medico pubblicò un piccolo studio in cui sosteneva che l’idrossiclorochina fosse in grado di aiutare a curare la Covid (sciencedirect.com/science/article/pii/S0924857920300996?via%3Dihub). Peccato che, come segnalato dalla microbiologa Elisabeth Bik, le persone assegnate al gruppo in trattamento farmacologico fossero mediamente molto più giovani rispetto a quelle del gruppo di controllo il che spiega plausibilmente la differenza nei risultati. Per non parlare del fatto che le 6 persone decedute fossero state rimosse dalla casistica. Lo studio ha comunque superato la peer review entro le 24 ore.
Non c’è quindi nulla da meravigliarsi se il Dr Raoult abbia raccolto un vasto seguito di sostenitori anche grazie ai suoi numerosi Tweet. Purtroppo (per Lui) però, gli studi e gli approfondimenti continuarono, mentre gli iniziali entusiasmi, andavano via via scemando (fatto salvo che per i suoi fedeli accoliti) dal momento che quei risultati dello studio non riuscivano ad essere dimostrati né riprodotti in alcun modo. Indagini più ampie (nbcnews.com/health/health-news/another-large-study-finds-no-benefit-hydroxychloroquine-covid-19-n1212886#:~:text=Coronavirus-,Another%20large%20study%20finds%20no%20benefit%20to%20hydroxychloroquine%20for%20COVID,an%20increased%20risk%20of%20death.&text=Hydroxychloroquine%20does%20not%20help%20COVID,published%20Friday%20in%20The%20Lancet) rilevarono che l’idrossiclorochina non impattava né sulla prevenzione né sulla cura della Covid, ma non solo, il farmaco aveva molti effetti collaterali per cui gli Enti Regolatori ne sconsigliarono l’utilizzo Vs il Sars-CoV-2 (thehill.com/changing-america/well-being/prevention-cures/493995-nih-panel-recommends-against-use-of/).
Fine della storia quindi… Ah…no!.......
Il Post integrale lo potrete leggere al seguente link:
ilgeneegoista.blogspot.com/2024/05/non-si-cava-il-sangue-da-una-rapa-anche.html
https://www.my101.org/discussione.asp?scrol=1&id_articolo=5614