Il giacchetto come indumento femminile è nato anticamente ed ha avuto una larga diffusione nel XIX secolo per scopi pratici, per comodità, per infondere calore. In origine era lungo e abbastanza largo. La giacca da uomo invece è nata in Francia nel 1300 e il suo nome si riferisce al proletariato francese che la usava. Le sue origini sono umili. Di solito era un soprabito corto in tessuto semplice.
In passato specie nel settecento e ottocento le donne usavano molto i giacchetti sopra le spalle al posto degli scialli che pure erano molto diffusi. Anche le donne più frivole e vanitose si sottomettevano all’uso del pratico giacchetto che poteva essere, a seconda delle stagioni, in lana, cotone, seta, canapa grezza, nylon ecc. il giacchetto ha subito nel corso degli anni vari mutamenti in relazione alle mode. Agli inizi del novecento abbondavano i nastri, i ricami. C’erano giacchetti molto colorati con disegni, ricami, fiocchi, pizzi, merletti, fasce, nastri, ornamenti persino di perle, perline, paiette, bottoni, coralli, madreperle.
Nei primi del novecento si usavano molto i giacchetti specie nei cambi di stagione, nelle serate umide per proteggere le spalle ed erano inseriti nel corredo.
Negli ultimi tempi la moda dei giacchetti ha subito una battuta di arresto. Nessuna giovane donna si sogna di avere nell’armadio un giacchetto. In ambito domestico non viene neppure più usato. In certi ambienti è rischioso persino indossarlo, si va incontro a derisioni. Nelle feste sia pubbliche che private le donne si presentano con le spalle nude e la pancia scoperta. E’ pericoloso indossarlo nelle discoteche, nei pub. Le giovani donne evitano di indossarlo perché giudicato poco sexy. E’ da evitare pure nei convegni d’amore. Le donne si ostinano a non indossarlo anche con la tramontana, nonostante le sollecitazioni di madri e nonne. Le adolescenti impavide affrontano il gelo mezze nude incuranti della salute. Il giacchetto invece protegge dalla correnti, dal freddo, e protegge spalle, reni, addome, protegga dalla umidità della sera e del mattino.
.Negli ultimi tempi le donne si alterano, ridono se una donna indossa il giacchetto in estate magari in un teatro, in un supermercato, in un locale dove l’aria condizionata è freddissima, su un pullman turistico dove ci sono spifferi e finestrini aperti, nei treni con il condizionatore basso.
Le giovani donne amano fare stravizi ma pagheranno le conseguenze. Il giacchetto ai nostri giorni è stato svilito, sminuito e chi lo indossa viene ridicolizzato. Certe occhiatacce snervano e infastidiscono. Bisogna restare calmi non irritarsi, essere indolenti perché ne va della nostra salute. Le donne sono inclini alla derisione di altre donne e criticano costantemente e guardano con occhi cattivi e aggressivi specie se si indossa un classico giacchetto che esula dai canoni tipici della donna moderna aggressiva e sensuale. I giacchetti non sono più inseriti nei corredi e il loro uso non si tramanda. Chi insiste a indossarli è una povera idiota che fa esplodere grasse risate.
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