Ogni giorno che passa ci rendiamo conto che le donne sono molto ricche di contraddizioni reali e apparenti. Sul comportamento femminile, specie verso le altre donne, bisognerebbe scrivere un romanzo apposito o un dramma teatrale. Alcuni comportamenti femminili sono irritanti, brutali. Molte donne sono testarde, non disposte a cedere nelle questioni di un millimetro. Molte sono sicuramente in buona fede, ma molte sono maligne pronte ad attaccare con ogni mezzo le altre donne, che siano colleghe, parenti, amiche, cugine, zie. Non ci sono mai poi pentimenti, tardivi ripensamenti, proseguono imperterrite accomunate solo da astio e livore per motivi futili. Se abbiamo il rossetto meglio del loro già si turbano, cambiano colore, il giorno dopo ostentano in modo noioso il loro nuovo rossetto magari simile al nostro o più bello in una inutile e sorprendente gara. Le donne si soffermano sui dettagli, guardano il capello. Criticano a distanza senza sapere nulla dell’altra persona. Prima di giudicare bisognerebbe conoscere. Non analizzano a distanza ravvicinata, non comprendono, non si mettono nei panni dell’altro. E’ spaventoso come ci deridano se non siamo abbronzate, ma nel momento in cui torniamo scure dalle ferie molte, anche amiche, vicine, conoscenti, parenti cambiano strada, fanno finta di non vederci, per non darci soddisfazione o sparlano con piglio sicuro di noi dicendo che abbronzate non facciamo figura. Ci sentiamo scosse, ma non reagiamo. Il mondo femminile è alterato. Ci capita di vedere suore giovani al mare in costume che cambiano abiti ogni giorno mostrando una eccessiva vanità. Molte donne anche in vacanza ci aggrediscono con parole taglienti e offensive anche se ci hanno da poco conosciute. Praticamente le stesse donne amiche ci feriscono senza rispetto, senza tatto, senza docilità. Certa irruenza ci sembra irragionevole. Le donne da un lato ci smontano, ci deridono perché siamo bianche, dall’altro ci invidiano se siamo scure. In entrambi i casi però ci guardano torvo come se avessimo commesso un pauroso delitto e dovremo pagare lo scotto. Alcune non hanno rimorsi, non si rendono conto di cadere in contraddizione. Da un lato ci detestano, ci criticano dall’altro lato ci invidiano come se avessimo delle qualità che loro non hanno. Alcune ci causano pure del male. Altre sono ipocrite, pronte a imitarci, a criticarci. Quelle in apparenza più gentili sono quelle più infide di cui diffidare. Se siamo troppo magre ci criticano perché non abbiamo seno e fianchi se siamo in carne ci accusano di essere grasse. Alle donne anche le più tranquille non va bene niente. Alcune poi si vantano con noi di essere ricche, belle con entusiasmo. Alcune eccellono nel gioco della derisione alle nostre spalle. Non ci fa piacere certo essere oggetto di strani pettegolezzi. Ci contorciamo per la rabbia.
Alla fine per evitare scontri, problemi, dissapori ci trinceriamo dietro un sorriso enigmatico, e ci rifugiamo nella lettura appassionata di un buon libro, per strada anche noi cambiamo strada con noncuranza, in fondo certe donne è meglio perderle che trovarle.
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