Discussione

ICONOCLASTIA

La parola iconoclastia è di chiara matrice greca. Si tratta di un movimento religioso sorto nell’ epoca bizantina intorno all’VIII secolo per combattere la raffigurazione del divino con statue, icone, onde evitare fenomeni, un tempo diffusi, di idolatria. Contro il culto delle immagini si diffuse un vero e proprio movimento che caratterizzò molte epoche. Il fenomeno dilagò in modo massiccio fino a comportare la distruzione di immagini comprese interessanti opere d’arte e capolavori. Molte correnti religiose operarono un autentico scempio e sterminio di opere d’arte ritenute empie. Il fenomeno si propagò fra i puritani. Furono distrutte statue di marmo, bronzo, rame e effigi. Vari documenti e fonti ci parlano di questo processo che si diffuse in Europa e Asia. Ci sono passi della Bibbia che alludono al fenomeno della idolatria da contrastare da parte dei cristiani. Ci furono varie correnti interpretative al riguardo. Eusebio e i padri della chiesa erano contrari a un abuso di immagini sacre tipico del paganesimo. I cristiani dovevano distinguersi dai pagani. Alla fine l’iconoclastia divenne una specie di ideologia. Alcuni teologi si mostrarono favorevoli all’uso di icone e immagini specie di Cristo e la Madonna. A Marsiglia un vescovo tolse tutte le icone accusando il popolo di superstizione. La polemica si inviperì nei corso dei secoli ma poi si attenuò per via del fatto che le immagini specie nelle chiese e nei luoghi di culto servivano per fare un racconto biblico per gli analfabeti e gli incolti che non potendo leggere vedevano le immagini. I protestanti furono favorevoli all’uso di immagini sacre anche di santi. Il movimento creò molte fratture fra la chiesa di oriente e quella di occidente, una spaccatura non sempre facile da sanare. Con il tempo si arrivò pure a una sorta di iconoclastia politica, era vietato produrre immagini di uomini di potere. Ai nostri giorni la libertà in questo campo è immensa, anche se alcune immagini dovrebbero essere controllate e anche censurate. Ci sono pubblicità scandalose come quelle ironiche e di pessimo gusto di note pompe funebri che hanno tappezzato con i loro manifesti ironici pieni di frasi macabre e immagini di bare tutte le città. Immagini crude, frasi oscene e raccapriccianti che danno fastidio agli occhi e al cuore e che intristiscono. Forse siamo scesi in basso.