Discussione

TECNICI

In molte aziende ed uffici, negozi, luoghi di lavoro, cliniche, studi medici ci sono tecnici preposti al controllo dei pc, delle strutture tecnologiche e elettriche. Sono persone spesso oneste, fiere del loro operato. All’inizio quando sono assunti sono discreti, sorridenti, disponibili, allegri, sinceri, preparati, educati. I primi tempi non si alterano mai, fanno gli straordinari. Risolvono tutti gli inconvenienti tecnici con rapidità e destrezza. Rassicurano le persone che sono in apprensione per alcuni disservizi del sistema operativo. Di solito il loro intervento è veloce, efficiente. Sono amichevoli, il loro approccio è umano, affabile. Sono affidabili, fedeli. Con il passare del tempo il loro buonumore si stempera, la loro voce cambia timbro e intonazione diventa alcune volte incolore, il loro atteggiamento muta. Diventano più arroganti, addirittura ironici. Alcune volte hanno atteggiamenti scorretti che disturbano i colleghi. Con il passare dei mesi, degli anni diventano suscettibili, irritanti, rancorosi. Se importunati più volte nell’arco di una giornata si inferociscono, esplodono di rabbia, temono di perdere tempo. Evitano i compromessi. Alcune volte chiamati si presentano in ritardo, apatici, svogliati. Si agitano per ogni piccolo appunto. Spesso non ammettono chiacchiere, domande, consigli, richieste di aiuto. Il loro sguardo è smorto, opaco, indifferente. In alcuni casi non hanno autocontrollo si lasciano andare a commenti poco lusinghieri specie se il collega non comprende qualcosa del sistema, della procedura online. Non amano ripetere le nozioni, spiegare il funzionamento di un certo programma. Sono impazienti, ansiosi di finire l’intervento. Alcune volte sbuffano in presenza del collega. Fanno interventi non a regola d’arte, frettolosi. Non si lasciano coinvolgere in conversazioni anche sul tema pc. Ironizzano se il collega non capisce alcune questioni e raccontano in giro le sue difficoltà per deriderlo. Non hanno la pazienza di seguire le cose con calma. Si rivela cosi la loro seconda natura. L’educazione è solo di facciata e misteriosamente solo iniziale. All’inizio il sorriso radioso serve per farsi ben volere e apprezzare. Dopo cominciano seriamente a tirare calci ed a avere reazioni raggelanti. Le loro risposte sono secche, anche velatamente offensive. La loro freddezza, impassibilità è grave. Poi quando si incontrano fra tecnici sono gioviali, amichevoli, hanno comportamenti sobri. Fra loro sono sinceri, onesti, perfetti. Il loro distacco ci turba. I loro commenti sfacciati ci deprimono. In alcuni casi bisogna proteggersi. Non ammettono domande, mezze misure. Si fanno aiutare dai loro colleghi tecnici e ppoi nemmeno ringraziano. Molti colleghi sono costretti a consultare testi e manuali per capire alcune cose o a rivolgersi ad amici e conoscenti esperti in materia. I tecnici continuano a trincerarsi dietro un sorriso bonario resistente a tutti gli urti. In pratica per certi questioni di primaria importanza i colleghi sono stretti all’angolo costretti ad arrangiarsi o rivolgersi altrove. I tecnici non sopportano tante parole, telefonate insistenti con richieste di aiuto preferiscono un caffè al bar con gli amici nella pausa. I colleghi per non arrendersi devono tenere duro, dominare la rabbia più bieca. La soluzione migliore è quella di non infierire apertamente per non avere risultati peggiori e ritorsioni. Alcuni si sono pure mostrati amici con i colleghi e poi hanno girato le spalle relegando il collega in un angolo. Si deve ammettere certo che negli ambienti di lavoro le amicizie sono un lusso che nessuno può permettersi,