In passato specialmente erano molto diffusi i carrelli per la spesa. Le donne, specie anziane, in ogni circostanza usavano il carrello della spesa. Constatiamo che anche oggi si usano ma con minor frequenza. Un tempo erano dei simboli caratteristici. Era comprensibile usare il carrello nei supermercati e nei mercati rionali.
Ora sono nate nuove formule per fare la spesa. La spesa in modo tradizionale non si fa quasi più. I giovani specialmente, adducendo come scusa che non hanno tempo, preferiscono fare le compere online, o recarsi con la macchina una volta al mese nei grandi magazzini e coop e comprare tutto l’occorrente senza l’uso di carrelli specifici.
Le giovani donne sfrecciano con le loro auto cariche di fagotti e borse della spesa accompagnate anche dai pargoli. Se una giovane donna fa la spesa con il carrello e vuole farsi una passeggiata senza prendere l’auto è guardata male, uno sguardo derisorio, canzonatorio, implacabile. Per fare la spesa bisogna per forza essere automuniti. Se uno non ha la macchina è un essere misterioso, proveniente da un altro pianeta. Molte donne sbuffano se devono usare i carrelli. Le giovani donne non portano carrelli, non contrattano per le compere, vanno poco nei mercati rionali, infatti molti sono chiusi o stanno chiudendo. Ci si affida alla grande distribuzione non al negozio a conduzione familiare. I piccoli negozi sono osservati con aria guardinga. I carrelli sono riservati alle donne anziane, alle giovani ridicole che sono derise. Nei nuovi assetti il carrello è stato un po' messo da parte. Ci sono giovani donne che si sono sentite apostrofare con commenti poco lusinghieri e accusate di usare troppo il carrello.
Bisognerebbe ritornare alle vecchie botteghe dove i rapporti erano più umani e alla portata di tutti.
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