Negli ultimi tempi sono aumentati a dismisura i casi di maltrattamenti verso il personale sanitario . il fenomeno ha il suo spessore. Molti cittadini si inalberano e massacrano di botte sia infermieri che dottori. Di solito sono i parenti di un paziente che si sfogano con i sanitari. I dottori si mostrano pazienti, mostrano coraggio. Si arriva a calci, sputi, spinte, minacce, parole tonanti, insulti. Nessuno si pente per questi assalti come se i sanitari fossero dei manichini. I supplizi inflitti sono di vario tipo. I medici sono visti come nemici. I medici tormentati sono avviliti pur essendo zelanti e attenti. La maleducazione, la tracotanza è una arma micidiale, ha il potere di agire apertamente e impunemente. Questi assalti sono certamente esagerati, fuori luogo. La gente sembra impazzita. Davanti a questi episodi ripetuti restiamo turbati. I tormenti non sono accettati, come gli atti persecutori. Bisognerebbe dire le proprie ragioni con tono pacato, mostrare una certa comprensione non recare troppo danno o disturbo.
Bisogna dire però che spesso il personale sanitario non ha comportamenti impeccabili. Alcuni medici sono aridi, si vede che si sentono superiori, non hanno atteggiamenti bonari, dicono le malattie gravi in faccia senza tatto lasciando i parenti nella desolazione. Alcuni sono indifferenti, freddi, non si scomodano a dire una parola di conforto. Alcuni infermieri sono insolenti, parlano con divertita ironia, prendono in giro, hanno il senso del comando. Dicono frasi offensive senza tanti complimenti, si lasciano andare ad atroci commenti. Pronunciano parole oscene, magari a una donna anziana, malata dicono in faccia che è brutta che farebbe meglio ad andarsene. Si mostrano risoluti davanti alla morte di un degente, non fanno neppure le condoglianze e non mostrano pietà. Gli sguardi di certe infermiere sono altezzosi. Molti si mostrano duri, caparbi, freddi. Molti ridono dei problemi di salute di certi pazienti. Molti usano battute, lazzi, scherzi. La gentilezza si è persa per strada. Non serve tenergli testa. A un paziente malato di tumore dicono che è inutile fare le chemio, quando magari il paziente non sapeva nulla del suo stato e sperava in quella cura. Molti uccidono le speranze con logica spietata. Le persone anziane sono le più maltrattate e bersagliate. A una donna che si recava per una visita alle asl per via della domanda di invalidità è stato detto che ormai aveva novanta anni ed era meglio che spariva. A una donna incinta con aria di sfida è stato detto che aspettava una bimba una altra poco di buono sarebbe venuta al mondo. Gli insulti detti con aria indomita senza senno si sprecano, spaccano i timpani, lacerano il cuore. Ci sono poi state scene di molestie di vario tipo. Anche chi fa le lastre subisce parole sgradevoli dette con nervosismo. Nessuno mostra un viso sorridente, ma sempre accigliato. Le buone maniere si sono perse. I maltrattamenti hanno un pessimo influsso sui malati, producono sofferenza, senso di abbandono. Molti comportamenti sono maldestri, goffi, ridicoli.
Molti allora maleducati sentono il bisogno di sfogarsi. I medici e infermieri dovrebbero usare il cervello e smetterla con comportamenti scorretti che invece continuano con tenacia.
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