Ci rendiamo conto che l’adolescenza di molti nostri giovani è piuttosto burrascosa, travagliata, complessa e molti giovani si compiacciono dei risultati che ottengono, si vantano della loro vita sregolata. Di recente una modella americana avrebbe detto in una intervista che la laurea la possono prendere solo le ragazze brutte che nessuno può mantenerle ma le donne belle non hanno bisogno di studiare sarebbe una notevole perdita di tempo. La bellezza è al centro della attenzione, tutto il resto passa in secondo piano. Si punta allora solo sul look, le ragazze non escono di casa se non hanno stivali firmati, abiti alla moda, profumi costosi, senza profumo si sentono nude, spogliate come se fosse determinante. La mancanza di profumo per una dimenticanza genera panico. Il desiderio delle ragazze è di diventare famose come veline, attrici non come ricercatrici, scienziate. Le ragazze sono divenute pericolosamente attraenti anche grazie ai mille ritrovati: lenti a contatto, cuscinetti, trucchi ecc. le donne sono sempre in forma, abbronzate, di una bellezza fresca che stordisce, che fa barcollare e tremare. Le ragazze si offrono, parlano senza interruzione. Pensano che basta fare l’amore con un uomo per avere diritti e potere su di lui. Il gioco della seduzione diventa pericoloso, stuzzicante. I ragazzi adolescenti dall’altro canto sono poco sensibili, vulnerabili, aggressivi non conoscono timidezza, rispetto, non vogliono approfondire la conoscenza degli adulti, sono superficiali, egoisti, distaccati. Ci chiediamo come mai questi giovani hanno tutto e sono depressi, fanno cose turpi, sconcertanti dal sapore amaro. Molti uccidono, rubano, fanno risse, si drogano. Manca l’ottimismo, il senso di riscatto. I giovani poi stranamente sono forti solo per fare le vacanze, i viaggi estremi. I viaggi mettono tutti d’accordo. Chi non viaggia e non fa vacanze piacevoli e considerato stupido. I loro ricordi piacevoli sono solo quelli delle gite. Molti giovani sono freddi, formali , lunatici. Alcuni arrivano a parlare soli per strada. Riempiono il vuoto con cose frivole. La mancanza di speranza li spinge a non sentire il bisogno di sistemarsi, di sposarsi. Alcuni sono apatici, vivono come parassiti, non studiano, non lavorano, non cercano lavoro. Non sentono le radici da nessuna parte. Sono cinici, egocentrici, nervosi. Alcuni si danno al volontariato senza convinzione. Sono irrequieti, si annoiano, si arrabbiano, i loro occhi spesso scintillano di odio. Alcuni sono socievoli solo con gli amici.
I giovani hanno bisogno di certezze per affrontare i cambiamenti sociali e personali, hanno bisogno di attenzioni invece sono trattati come merce, come soli eredi. Sono giovani che aspirano a diventare uomini. Si identificano con gli adulti il cui modello lascia a desiderare. Spesso non sono compresi o sono compresi in ritardo.
Per educare i giovani ci vuole carisma, partecipazione, concretezza, disponibilità non si può bluffare, ci vuole logica, meticolosità, esperienza, passione.
Se i giovani si sono allontanati dalla retta via la colpa è pure della società, dei suoi modelli, degli adulti che pretendono di dare lezioni agli altri e invece dovrebbero prendere loro lezioni di vita.
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