Un tempo per le feste di laurea, di diploma, di compleanno, di maggiore età si faceva una cerimonia sobria, elegante. Anche i ceti più elevati facevano una festa dignitosa e normale. Ora quasi tutti si lanciano in feste sontuose, da sballo, piene di stravaganze, fuochi di artificio, scene grottesche. Nessuno si reprime. Per fare queste feste ci si serve dei soldi dei nonni, degli zii, dei genitori. Si spendono somme massicce, ingenti, si fanno debiti. Ci si impegna l’oro per una serata all’insegna del divertimento e della trasgressione. Nessuno controlla questi giovani gaudenti che pieni di spirito e arroganza consumano i risparmi per una sola serata e nettata. Molti ritengono giusto ubriacarsi, drogarsi per l’occasione. Si organizzano festini all’estero, nei laghi, in zone isolate, in luoghi esotici. Si fanno volantini, manifesti, si usano band musicali e elicotteri. Si fanno orge sulle navi prese a nolo. Si affittano intere ville, interi locali. Si usano particolari liquori, tappezzerie, tappeti. Si invitano manager, vip, ballerine, cantanti. Molti organizzano tutto di nascosto, all’insaputa dei parenti e dei genitori. Non riflettono sul dispendio di denaro Alcuni genitori poi si lamentano di questo scempio, di alcuni debiti. Ci sono quelli che hanno organizzato feste in una discoteca e gli amici hanno distrutto alcuni arredi e i genitori sono stati costretti a pagare i danni. Per le feste si cercano sempre contatti importanti. Vengono invitati giocolieri, intrattenitori, animatori. Si ha premura di avere coriandoli, piogge di oro e argento, di petali di fiori e rose, profumi e essenze. Si spendono soldi anche per il look e il trucco spesso eccessivo. Il sogno è quello di apparire felici. I parenti commentano sempre irati. Alcuni si affidano ad arredatori professionisti e si fidano ciecamente di loro. Chi non organizza una festa sontuosa degna di questo nome è guardato con sarcasmo e ironia, è un povero morto di fame.
E’ sconcertante come i giovani intendano fare il passo più lungo della gamba con piglio disinvolto . Ambiscono certo a emulare le classi più privilegiate. Vogliono avere punti in comune con i ricchi per rabbia e puntiglio. Vogliono essere alla pari, mostrarsi alla altezza. Con aria di sfida si cimentano nella organizzazione di feste piacevoli sopra le righe, eccentriche e vivaci. Si muovono con grazia fra fiori e regali. Sono ambiziosi. Sono orgogliosi e vogliono sbattere in faccia la propria condizione. Non sanno che le loro feste sono considerate da certa gente che conta pacchiane, degne di sfottimento. Non sanno inoltre che certe persone proprio per la loro posizione hanno la carriera assicurata. Per loro ci saranno solo ostacoli, strade contorte. Dovranno buttare sangue per raggiungere posizioni mediocri, di basso livello. Si può controbattere solo con una festa. Per abitudine bisogna imparare a non essere troppo ambiziosi, se no si va incontro a delusioni cocenti. Le feste sontuose sono una provocazione che alleggerisce solo il portafoglio e non porta da nessuna parte. Meglio una festa elegante, sottotono, con pochi intimi. Per logica meglio non dissipare troppi soldi per una competizione persa in partenza. Alla fine si ha sempre la sensazione amara di venire sconfitti. Non si possono fare azzardi, bisogna rimanere al proprio posto, non esaltarsi per i traguardi raggiunti. I laurati di un certo calibro minimizzeranno sempre le altre lauree, quelle di gente comune. Le loro considerazioni saranno sempre venate di palese ironia. Gli sguardi di certe persone saranno sempre raggelanti, quasi offensivi, le opinioni espresse negative . Certi giudizi spesso sono lapidari e fanno male perché legati a pregiudizi. Bisogna fare feste normali, fatte con criterio e discernimento, feste umili tanto chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato. La validità di una personalità si vede nel tempo quando i giudizi sommari saranno azzerati come pure i pregiudizi.
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