Un tempo gli accessori usati erano tutti di una certa classe ed eleganza. Gli uomini usavano fazzoletti, fermacravatte anche di argento e oro, sciarpe, orologi con la catena ben in vista, cappelli, braccialetti in oro, collane con crocifisso. Le donne usavano spille, fulard, sciarpe, guanti, scialli, parrucche, lacche, fiocchi, trine, pizzi, merletti.
Ora i tempi sono decisamente cambiati e gli accessori si sono evoluti divenendo più volgari, in certi casi più truci. Si usano teschi luccicanti ma pur sempre teschi, immagini di fantasmi esibirti sulle magliette e sui vestiti, figure spiritate, immagini di orchi, streghe, folletti. Si possiedono accessori particolari come catene, lacci, corde, borse dalla forma strana, immagini infernali con lingue di fuoco. Alcune immagini sono disarmanti, ammantate di violenza e sadismo esibite su pantaloni e maglie, maglioni. Si assiste a una alterazione dei modelli, della moda.
Vip e cantanti si presentano con molle, pinze, tatuaggi, orecchini, stringhe, fasce, strani fiocchi, chiodi, oggetti in cuio e metallo. Gli accessori sono divenuti sempre più importanti, significativi, simbolici, fanno moda, fanno tendenza.
Si copiano spille, vedute, bracciali dalla strana foggia. Ci si persuade che gli accessori sono fondamentali, non si può rinunciare a loro. Le ragazze sono sempre occupate nella ricerca di nuovi accessori per agghindarsi. Spesso il look risulta sconcertante ha un accento volgare, irreale. Il fascino abituale viene modificato. Si avverte una strana impressione. Molti calcano la mano con gli accessori, mettono mille braccialetti e collane. Chi ha molti accessori si atteggia con aria strafottente gli altri sono dei moscerini, dei babbei insensati. Con certi accessori si pretende di fare colpo., di ostentare. Gli accessori sono magici rendono tutti belli e presentabili. Ci si avventura in look improvvisati dal sapore strano. Si esibiscono gli accessori come trofei con viso altero, con aria esultante.
Si seguono alla lettera le mode. Gli accessori confortano la mente, danno sicurezza. Sono la formula risolutiva per un look da sballo, diventano indispensabili, insostituibili. Si escogitano varie tipologie. Ci sono borchie, bulloni, bandane. Le persone che vestono semplici sono ospiti indesiderati. Molti insistono per accessori trasgressivi, di forte impatto che mettono pure al lavoro, i colleghi normali devono battere in ritirata. Certi accessori sono di pessimo gusto, disorientano specie se riproposti in vari contesti. Ci sono ragazze che si presentano ai funerali con accessori vistosi e fuori luogo.
Nessuno comprende che la vera eleganza può essere semplice. Una attrice americana si presentò a una cena di gala con un semplice abito di velluto lungo nero tranquillo senza tanti fronzoli e mandò il pubblico in visibilio., dominò la scena La classe non è acqua, chi ha classe non ha bisogno di orpelli, accessori. Si maschera chi vuole apparire, vuole nascondere la propria natura. La classe di una persona restituisce dignità all’abito più semplice. Non servono accessori strani, immagini oniriche, per farsi notare, anzi certe cose fanno solo sorridere.
Non bisogna preoccuparsi per gli accessori, vanno trattati per quello che sono, sovrastrutture di cui si può fare a meno e in certi casi si deve. In certe feste, luoghi di ritrovo, ambienti la semplicità è più apprezzata. Non si può credere che gli accessori siano un punto di riferimento a cui non si può prescindere.
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