Il periodo della pandemia è stato un momento difficile soprattutto per gli adolescenti e i bambini. Ognuno ha avuto la sua parte di difficoltà, di problemi. Per moltii giovani non era tanto inquietante la morte di migliaia di persone ogni giorno quanto la impossibilità di uscire la sera e la notte. Molti giovani all’inizio del covid dicevano in giro in modo sadico che in fondo morivano solo i vecchi e poi quelli più malari e deboli. Con orgoglio ostentavano calma e sicurezza. Il covid ha compromesso molti viaggi, ha mandato all’aria molte feste e bagordi che in certi casi sono stati fatti di nascosto, ha influito su molte relazioni a distanza. La vita perfetta fatta di feste, sport, incontri, locali era stata alterata, azzerata e questo era il male maggiore che faceva andare su tutte le furie. Apertamente i giovani mostravano insofferenza, malanimo, si lamentavano senza tregua come se girare di notte fosse l’unica ragione di vita, una questione seria di vita o di morte. Come se non si potesse fare a meno di un incontro galante in un ristorante, di una festa in maschera. Molti ragazzi viziati si sono organizzati in sordina. Con stupore ci siamo trovati davanti a feste clandestine piene di alcol e divertimento. La chiusura forzata era sembrato un abuso, una costrizione ingiusta. Era spaventoso il loro rifiuto del covid, alcuni sostenevano che l’epidemia era falsa, una messa in scena voluta di proposito.
Ancora oggi difronte al disagio giovanile si accusa in modo meschino il covid. Il covid ha causato spirito di vendetta, nervosismo, irascibilità, ossessioni, permalosità, rabbia, odio, frustrazione, depressione. La chiusura forzata ha causato disagio psicologico.
Non si ammette che le cause sono ben altre. Le radici del male sono da ricercare altrove. Sono altre le cause che scatenano atteggiamenti strani.
Giustamente ci si chiede come mai le giovani generazioni che hanno sopportato la seconda guerra mondiale siano rimaste salde senza manifestare effetti collaterali e crolli piscologici di rilievo. Eppure le guerra con le sue devastazioni poteva incidere notevolmente sulla psiche dei giovani. I giovani di allora non hanno perso il controllo, non sono andati fuori fase, si sono rimboccati le maniche senza perdere il senno e fare azioni turpi.
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