Roberto Emanuelli vive a Roma, dopo la laurea, dove svolge la professione di broker assicurativo il suo romanzo di esordio è Davanti agli occhi. Il protagonista anche lui broker assicurativo, vive solo dopo la morte prematura del padre e le seconde nozze della madre. Ama stare da solo ma anche in compagnia di amici con cui ha una movimentata vita sociale e mondana. Ama le mode, vive condizionato dai giudizi altrui a cui ama fare una buona impressione. Dopo un periodo dispendioso dal punto di vista economico è costretto a ridimensionarsi, a stare in periferia a frequentare i mercatini, a mescolarsi fra la folla dei poveri, a non pensare più alle marche . Si è complicato la vita convivendo con varie donne esibite come trofei. Poi una sera ha un incontro fatale con una giovane che lo fa tremare e balbettare e la sua proverbiale sicurezza viene meno. Le scrive email di fuoco, tenta di vederla, di incontrarla. Il piacere per l’arte non lo risolleva come la frequentazione degli amici. Si scopre innamorato quando comincia a fare la figura dell’idiota. Il carisma e il fascino della donna lo trova impreparato. E’ una donna evoluta, sofisticata e semplice allo stesso tempo, di una famiglia perbene, dal sorriso smagliante che lo disarma. Gli amici lo dissuadono, gli presentano altre ragazze, ma lui non vuole fare quello che dicono gli altri. Non vuole farsi sfuggire quella occasione. Con Mary va al mare, nei locali si sente appagato anche quando c’è silenzio fra loro. Si scopre romantico, credente nell’amore. Intanto Mary sparisce, lo distrae, lo disorienta. Lui si espone, di lei gli piace tutto. Ama la sicurezza di Mary. Ci rendiamo conto che gli uomini entrano in confidenza e sono eccitati solo da donne sicure. Lei gli confessa di essere da anni fidanzata. Un giorno la vede con il suo fidanzato che scopre essere completamente diverso da lui fisicamente e caratterialmente. Si sente vuoto e perduto. La storia che lui riesce a imbastire è fragile, la gioia viene con il contagocce. Lei è sicura solo in apparenza, ma ha terrore del futuro. Nei periodi in cui lei non lo cerca lui passa il tempo in casa, isolato. E’ invaso da sospetti, sensi di colpa. La tradisce con le donne presentate dai suoi amici. Con gli amici cerca di dissimulare la sua attrazione. La notte passa il tempo a controllare i messaggi di posta elettronica. Data la costanza del suo attaccamento Mary accetta di uscire con lui, di fare delle gite, di farsi corteggiare e amare ma vive anche in parallelo il suo fidanzamento cadendo in contraddizione. Con lui si apre mettendolo a parte della sua complessa situazione familiare che l’ha condizionata , della sua ambizione. La loro storia d’amore è intessuta di compromessi. Intanto il protagonista insegue questa donna di classe come un cagnolino in una strana alternanza di odio-amore. Di lei accetta tutto, i ritardi, i rimproveri e le confida tutto senza riserve. Perde persino la dignità, la compostezza. Cade in depressione. Quando è solo ripercorre le tappe dei loro incontri come fosse un film. Scopre che solo con Mary raggiunge un equilibrio perché ha i suoi stessi gusti e interessi. Lui della sua vita è stanco, è stanco degli amici viziati, dei collaboratori troppo zelanti. Quando può uscire con Mary la porta in posti e locali speciali dove si ritrova spensierato. Quando è solo vive nella nostalgia del passato, nella assenza totale di divertimento. La paura è quella di scegliere, di andare avanti. Lo sport non aiuta il suo stato d’animo come accadeva in passato e neppure le letture. E’ sempre più insicuro in cerca di consensi. Mette in discussione le amicizie, il suo stesso carattere. Cerca di assecondare l’amata perché da solo è vinto dal tedio e dagli scrupoli, arriva a umiliarsi scoraggiato. Mary non si può paragonare a nessuna donna conosciuta. Non vuole perderla e nel dolore per la sua assenza si scopre più forte. E’ sempre in attesa di un suo cenno senza nutrire rabbia o rancore. L’amore lo rende meno egoista, più attento. In alcuni momenti pensa che lei sia troppo per lui. Quell’amore è una strada in salita ma lui vuole andare fino in fondo. Si sente solo abbandonato i parenti sono freddi e lontani, la gente indifferente. Vive come sospeso dentro giorni grigi tutti uguali. L’amore lo migliora, lo rende comprensivo, disponibile. Solo gli amici di infanzia lo aiutano. Sprofonda nel senso assoluto di solitudine simile a un incubo. Per Mary è un libro aperto. A lui sembra di conoscerla da sempre. E’ il suo chiodo fisso. Sotto gli occhi scopre che si sono amici , punti di vista che lui non ha mai preso in esame e che sono utili. Sente di avere bisogno di un pizzico di fortuna, di una possibilità. Alla fine si sente stanco ma cerca di non far vedere le sue ferite. L’amore è la molla che gli ha infuso coraggio di vivere. Prima vedeva il marcio ovunque ora sente solo il bisogno di tuffarsi nella vita, accettare di sporcarsi, togliere la scorza dura del cinismo. Saper ascoltare è il suo motto senza pregiudizi per ritrovare la fiducia infantile. Con l’amore si sente diverso, speciale, meno duro. Pensa che bisogna imparare a perdere senza tradire se stessi. Bisogna imparare che anche gli altri hanno i nostri stessi problemi. Per lui non bisogna sottrarsi alla vita, fingere di non vedere. Bisogna evitare i controlli continui di se stessi e degli altri. Il motto è riuscire a superare i distacchi e vedere il mondo con occhi diversi non solo ammantati di pessimismo. Del resto il dolore fa parte della vita e si può e si deve essere vulnerabili. La fratellanza, l’amore si può esprimere anche con semplici gesti e piccoli interventi senza subire passivi e senza ingrandire i difetti altrui. Basta farsi scivolare il male addosso, accontentarsi e convivere con le cicatrici. Accettarsi per vedere con il cuore. La felicità la perdiamo perché ci fa paura invece perdersi è la strada giusta. L’amore rende il protagonista agitato ma maturo, emozionato. Scopre che Mary lo ama ma in modo insolito e tremendo. E’ proprio l’amore che lo salva, che da un senso ai suoi giorni, che lo purifica nonostante tutto per quel senso di appartenenza che ha sentito per la prima volta. Spesso perdiamo l’amore per inseguire altri sogni e chimere e ci sfugge ma lui nonostante gli affanni sta sotto gli occhi. Perdere serve pure per rialzarsi e andare più forti di prima.
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